- Broglio degli Asinelli
Il Broglio degli Asinelli congiungeva Strada Maggiore con Strada San Vitale, costeggiando la chiesa di San Bartolomeo. Oggi lato Strada Maggiore è chiuso da un cancello. - Buffoni (Vicolo)
In via del Borgo di San Pietro, tra il numero 24 ed il numero 26 esiste un portone (contrassegnato dal numero 24/4) che chiude quello che era il Vicolo Buffoni. - Calanchi
Tra il numero 4 ed il numero 6 di via Guglielmo Oberdan c'è un portone che chiude un antico vicolo che l'Alidosi (che scriveva nel 1624) chiamò Calanchi. - Campo di Santa Lucia
Il Campo di Santa Lucia era un vicolo che si apriva sul lato orientale di via Castiglione, dove oggi è il numero 40, di fronte al vicolo Santa Lucia. - Capraria (Vicolo)
Questo vicolo metteva in comunicazione via Clavature e via Castiglione, ed è tuttora esistente, anche se chiuso con un portone su via Clavature e con un cancello su via Castiglione. - Casette di Sant’Andrea (Vicolo delle)
Il Vicolo delle Casette di Sant'Andrea, seguendo il Guidicini, propriamente era quello scomparso con l'apertura di Piazza Cavour e metteva in comunicazione la via Casette di Sant'Andrea degli Ansaldi e il Belvedere di Borgo Salamo [...] - Chiriazzo o Chiriazza
Questo vicolo si apriva (e ciò che ne rimante tuttora si apre) tra i numeri 2 e 4 di via Alfredo Testoni, e raggiungeva via Cesare Battisti nel punto in cui oggi è il numero 3/D. Da questo vicolo si staccava un ramo che raggiungeva quel tratto di Strada S. Felice che poi sarebbe stato compreso in […] - Corigo (Via del) o Belfiore
Questa via metteva in comunicazione le vie San Giorgio e Schiavonia costeggiando il lato occidentale (posteriore) del Palazzo Aldrovandi, che ha la facciata su via Galliera. - Cospi (via o vicolo de’)
Il Vicolo Cospi metteva in comunicazione la Via de' Vitali (oggi via Guido Reni) con la Seliciata di Strada Maggiore (oggi piazza Ulisse Aldrovandi). - Cul di Sacco (già via Nuova)
Il vicolo Cul di Sacco fu descritto dal Guidicini (II, 94) ed ignorato dagli altri autori. Questo era un vicolo cieco che da via dei Falegnami permetteva l'accesso al soppresso convento della Maddalena.