Questo vicolo si apriva (e ciò che ne rimante tuttora si apre) tra i numeri 2 e 4 di via Alfredo Testoni, e raggiungeva via Cesare Battisti nel punto in cui oggi è il numero 3/D. Da questo vicolo si staccava un ramo che raggiungeva quel tratto di Strada S. Felice che poi sarebbe stato compreso in via Ugo Bassi. Tale ramo scomparve completamente con l’allargamento di Via Ugo Bassi.
Il Guidicini (Cose Notabili, II, 285 e segg.) descrisse questo vicolo come Bettania. Citando un rogito nel 1515 viene indicata una viazzola come confine della casa al numero 3 di via Cesare Battisti: questa viazzola era il nostro vicolo che evidentemente allora era ancora aperto.
Il vicolo fu descritto come Chiriazzo nella pianta dell’Aretusi (1636) che lo disegnò aperto su via Alfredo Testoni e su Strada San Felice, ma chiuso su via Cesare Battisti. Il Guidicini (Cose Notabili, II, 265 e segg.) scrisse che questo vicolo, qui chiamato Chiriazza, fu chiuso con portoni con decreto del 7 aprile 1700.
Di tale vicolo rimane perfettamente riconoscibile l’accesso da via Alfredo Testoni (oggi chiuso con una sbarra). In via Cesare Battisti, l’altezza dell’edificio al numero 3/D rivela l’antica presenza del vicolo Chiriazza.
Tracce del vicolo Chiriazza.