Mura Anteo Zamboni
Da piazza di Porta San Donato a via San Giacomo.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1958.
Questa via ripercorre parte dell’antico stradello che correva internamente alle mura.
Questi stradelli, per lo più sterrati, prendevano il nome di Mura.
Sembrerebbe che l’uso di questa denominazione urbanistica generica non risalga a periodi precedenti il XIX secolo.
Il Guidicini descrisse queste vie in maniera molto pragmatica prendendo le porte come riferimento. Quindi, nel nostro caso, descrisse la Mura da Porta San Donato a Porta San Vitale. E così via per tutti gli altri tratti di mura.
L’Indicatore scelse un criterio diverso, ovvero quello secondo cui lo stradello a sinistra della porta (guardando dall’interno della città) prendeva il nome della porta stessa. Per cui nel nostro caso il nome, secondo l’Indicatore, era Mura di Porta San Vitale.
Ma evidentemente la linea scelta dall’Indicatore non fu seguita perché il Prontuario del 1878 formalizzò il criterio opposto, ovvero quello secondo cui lo stradello a destra della porta, guardando dall’interno della città, prende il nome della porta stessa.
Così la nostra Mura divenne ufficialmente Mura di Porta Zamboni, data la nuova intitolazione nel 1867 a Strada San Donato che divenne via Zamboni.
La nostra via corrisponde al tratto più vicino a porta San Donato. L’altro tratto, quello vicino a porta San Vitale, oggi si chiama via Giulio Cesare Croce, a cui si rimanda.
La scelta di intitolare questa via ad Anteo Zamboni (il presunto attentatore del Duce) è quantomeno discutibile.
Il nome storico di via Zamboni è, come ben noto, Strada San Donato.
Nel 1867 (quindi abbastanza prima dell’inizio di quella che abbiamo chiamato riforma toponomastica del 1873-78) il nome della via fu mutato in via Zamboni.
La porta (che non ebbe odonimi fino al 1909) cominciò ad essere chiamata porta Zamboni.
La riforma toponomastica del 1873-78, secondo il criterio descritto poc’anzi, assegnò il nome di Mura di porta Zamboni alla nostra via.
Senonché nel 1909 lo slargo attorno alla porta ricevette un odonimo ufficiale e divenne piazza di porta San Donato. La logica più elementare avrebbe imposto che se si doveva fare un cambiamento per il nome della nostra via, questa sarebbe dovuta diventare Mura di porta San Donato. Ed invece, nel dopoguerra, si pensò di assegnare alla nostra mura il nome di un omonimo di Luigi Zamboni: Anteo.
Abbiamo quindi una via Zamboni, una mura Anteo Zamboni (ma lo Zamboni della via è diverso: Luigi) ed una porta erroneamente chiamata Zamboni, ma che si chiama più correttamente San Donato …
Meglio sarebbe stato riservare ad Anteo Zamboni una via in altra zona della città onde evitare confusione.
Fonti
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.
Prontuario: Prontuario per la denominazione delle Piazze, Vie e Vicoli e per la numerazione delle case della Città di Bologna attivate il 1° Luglio 1878 (Bologna, Regia Tipografia, 1878).