Vicolo Quartirolo
Da via Volturno a via dell’Orso.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1583 (Quartirolo).
Tutti gli autori, dallo Zanti in poi, concordarono sul nome di questa via (Quartirolo), ma sul significato invece gli stessi autori espressero ipotesi differenti.
Lo Zanti, seguito dal Banchieri e dall’Origine espressero l’ipotesi che Quartirolo avesse il significato di misura di capacità corrispondente ad un sedicesimo di corba, e detto in lingua bolognese quartiròl (Fanti, II, 653). Il quartirolo unità di misura era codificato negli Statuti di Bologna come quartarola (Fanti, II, 654).
Per legare questa misura di capacità al nome della via, lo Zanti affermò che qui abitava un tale che faceva quartiroli di legno.
Il Banchieri inventò una storiella tanto divertente quanto non credibile (e che qui non ripetiamo), mentre l’Origine ripeté tale e quale l’ipotesi dello Zanti.
Il Guidicini si astenne dal fare ipotesi, però notò che altre vie (o tratti di vie) in passato ebbero il nome di Quartirolo, tra cui:
il tratto di via Bertiera tra via Piella e via Guglielmo Oberdan (Guidicini, I, 140,141);
lo scomparso Vicolo delle Casette di Sant’Andrea, (scomparso con la creazione di piazza Cavour, Guidicini, I, 59);
un vicolo scomparso che cominciava in Strada San Vitale, ma si ignora ove terminasse (Guidicini, IV, 308).
Bisognò attendere il Pietra (1933) per avere l’ipotesi di quartirolo diminutivo di quartiere.
In realtà l’uso del termine quartirolo era assai più esteso.
La rubrica 99 del libro VII degli statuti cittadini del 1250, cercò di mettere ordine in una situazione confusa sugli abitanti nel Quartirolo (Homines de Quartirolo) che appartenevano amministrativamente al quartiere di Porta Stiera, ma che militarmente facevano capo al quartiere di Porta Piera (Pini, 9). E’ assai probabile che il Quartirolo di quella rubrica sia da identificare proprio con il nostro vicolo Quartirolo, essendo nei pressi del confine tra questi due quartieri. La cosa più importante però che si evince dagli statuti cittadini è che quartirolus era termine comune per indicare una area urbana. La parola deriva sicuramente da quarterius (quartiere), ma, mentre il quartiere indicava qualcosa di preciso, con confini certi, per quartirolo si intendeva una generica zona cittadina più piccola del quartiere. In taluni casi coincideva con la parrocchia, in altri con la via o con sue parti. Molte società delle Armi utilizzarono i quartiroli per identificare le provenienze dei propri iscritti (Pini, 35).
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843.
Pietra: Origine dei nomi delle strade piazze porte in Bologna, di Giulio Cesare Pietra Comune di Bologna editore, pubblicato nel 1933.
Pini: Le ripartizioni territoriali urbane di Bologna medievale. di Antonio Ivan Pini, Quaderni Culturali Bolognesi, Anno I, n. 1 – Febbraio 1977, Atesa Editrice, Bologna, 1977.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.