Vicolo Olanda
Da via Barberia a via de’ Gombruti.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1692 (Olanda).
Vicolo Olanda è composto da un tronco da sud a nord (da via Barberia a via San Marcellino) e da un tronco da est a ovest (fino a via de’ Gombruti).
Questi due tratti del vicolo Olanda (che fu compreso dallo Zanti e dal Banchieri genericamente nel Campo di San Pietro e Marcellino – si veda via San Marcellino) furono considerate vie distinte dall’Aretusi che chiamò Inghilterra il primo tronco e Spavento il secondo.
Il primo tronco fu chiamato via de’ Felicini dall’Alidosi e dal Salaroli, odonimo che spetterebbe più propriamente ad altra via, e che si spiega con la vicinanza della casa dove la Famiglia Felicini abitò (si veda via dei Felicini).
Il Guidicini si contraddisse, descrivendo sotto la voce Olanda (IV, 7) la divisione tra Inghilterra e Spavento in accordo con la divisione fatta dall’Aretusi (che, come sappiamo, fu fonte importante per il Guidicini). Sotto alla voce Inghilterra (II, 296) viceversa attribuì questo odonimo al tratto da est a ovest aggiungendo che tale tronco fu chiamato anche via de’ SS. Pietro e Marcellino e vicolo nei Gombruti, poi finì affermando che fu arbitrariamente chiamato Olanda con l’apposizione delle lapidette (Qualcuno l’ha chiamata via de’ SS. Pietro e Marcellino, altri l’hanno detta vicolo nei Gombruti, finalmente ora è nominata dalle lapidette via Olanda, senza sapersene il motivo).
Olanda comparve per la prima volta nella pianta del Mitelli, poi ripresa dal Monari e quindi ufficializzata nelle lapidette.
L’origine degli odonimi Spavento, Inghilterra e Olanda è incerta.
Per Olanda, l’Origine a pagina 31 affermò che tale odonimo fu generato da una osteria di tal nome.
Spavento forse fu soprannome di persona (così affermò il Fanti).
L’origine di Inghilterra rimane misteriosa. Va detto che esisteva altro vicolo chiamato Inghilterra (su via Santo Stefano, vicino a via de’ Pepoli) che era giustificato dalla presenza di studenti oltremontani della nazione inglese. Nel caso nostro pare che Olanda non sia riferibile in alcun modo alla nazione olandese (Fanti, II, 570, 571) e nemmeno vi sono elementi in grado di confortare l’ipotesi di una presenza in questa zona di persone della nazione inglese.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.