Vicolo Fantuzzi
Da via San Vitale a via Guido Reni.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1636 (Via Fantuzza).
Il vicolo Fantuzzi è composto di due tratti: il primo, da nord a sud va da via San Vitale alla confluenza con via de’ Leprosetti; il secondo, da ovest a est, sfocia in via Guido Reni.
Questa evidente differenza tra i due tratti portò il Mitelli a scrivere nella sua pianta Vicoli de’ Fantuzzi e lo stesso fece il Guidicini nelle sue Cose Notabili: Vicoli Fantuzzi.
Il tratto da ovest e est nel XVI secolo era chiamato via della Ragazza (Guidicini, II, 95), dalla famiglia Ruffini detta anche della Ragazza che abitava l’edificio all’attuale numero 5 di vicolo Fantuzzi.
Il tratto da nord a sud era chiamato via delle Belle Donne (Guidicini, II, 95), ma se ne ignora la ragione.
Nella pianta dell’Aretusi (1636) il vicolo è chiamato Via Fantuzza, denominazione che è indubbiamente originata dal palazzo Fantuzzi che è confinato a sud e a ovest dal nostro vicolo.
Il Palazzo fu costruito nel 1521 dopo gli acquisti di case e terreni necessari per la costruzione, acquisti fatti dalla famiglia Fantuzzi tra la fine del XV secolo ed i primi anni del XVI.
Vicolo Fantuzzi fu l’odonimo più usato dal XVIII secolo in poi.
Viottolo Fantuzzi è l’odonimo usato dalla Tontina Mista, Via Elefantuzzi quello usato dall’Itinerario e così anche l’indicatore usa Vicolo Fantuzzi o Elefantuzzi.
E’ il caso di ricordare che la famiglia Fantuzzi usò anche il cognome Elefantuzzi, e che l’elefante è l’elemento distintivo nel blasone di questa importante famiglia senatoria bolognese.
L’odonimo fu confermato dalla riforma toponomastica del 1873-78 e tale è arrivato fino a noi.
Fonti
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d’ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835.
Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.