Via Ca’ Selvatica
Da via Nosadella a via Frassinago.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1583 (Casa Silvatica).
Il nome di questa via è documentata dal XVI secolo in poi. Lo Zanti (1583) la chiamò Casa Silvatica. Casa Selvatica (Alidosi), Ca’ Salvadiga (Aretusi), Cà Salvadga (Banchieri) furono i nomi usati dagli altri autori. Il Taruffi chiamò Il Prato il tratto tra via Frassinago e via Santa Caterina, mentre il Salaroli scrisse che la via era chiamata anche Via di San Mattia (dal Convento delle suore domenicane di San Mattia, il cui muro confinava la nostra via a nord).
Il Banchieri distinse in questa via due tratti: Ca’ Salvadga, da via Frassinago a oriente (almeno fino a via Santa Caterina), e Casett dla Ca’ Salvadga, verso via Nosadella.
Il Salaroli, ripreso dal Guidicini, affermò che nel 1521 qui si trasferirono le meretrici.
Lo Zanti scrisse che fu proprio il trasferimento delle meretrici in questa via la ragione del nome dato alla via, poi aggiunse che Casa Silvatica era il nome dato ad un edificio.
Il Guidicini, senza citare le fonti scrisse che nel 1582 la via era nota come Via delle Case Selvatiche e che nel 1583 forse era nota come Via delle Suore degli Angeli (dal Convento a meridione di via Ca’ Selvatica e a levante di via Santa Caterina).
Per quanto riguarda l’origine del nome di Ca’ Selvatica, non sembra che ci siano ragioni tali da ricondurre questo odonimo al trasferimento delle meretrici in questa via nel 1521, anche se questa relazione non può essere esclusa.
La vicinanza delle via Frassinago e Nosadella (i cui odonimi fanno riferimento alla presenza di alberi di frassino e di noce) fa invece propendere per una origine simile, ovvero la presenza di alberi, diffusi in questa zona che era tra la seconda e la terza cerchia di mura.
La riforma toponomastica del 1878 non mutò il nome della via che rimase via Ca’ Selvatica.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).