Via Santa Caterina
Da via Ca’ Selvatica a via Saragozza.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1296 (Burgo S.Catherina).
Questa via si formò tra XII e XIII secolo durante la fase di espansione della città, tra la seconda cerchia di mura (la cerchia dei Torresotti o del Mille) e l’ultima cerchia, trecentesca.
Gli estimi del 1296/1297 la documentano come Burgo S.Catherina assieme ad un altro nome: Pizaimorti.
Troviamo il nome Piza i Morti anche nel Censimento per la Gabella del Sale del 1395.
In seguito questa via fu sempre chiamata Borgo di Santa Caterina, e anche Borgo di Santa Caterina di Saragozza1 fino alla riforma toponomastica del 1873/78, in cui Borgo fu soppresso e rimase via Santa Caterina.
L’Alidosi, il Banchieri, il Salaroli ed il Guidicini ricordarono il nome Pizzamorti o Pizza i Morti come antico nome della via.
La derivazione del nome dalla chiesa di Santa Caterina di Saragozza, all’angolo tra via Saragozza e via Santa Caterina è ovvia. Questa chiesa esisteva già nel 1256, essendo ricordata in un testamento di quell’anno citato dal Guidicini2.
Lo specificativo di Saragozza usato dal Guidicini era motivato per evitare confusione con un’altra chiesa di Santa Caterina in Strada Maggiore.
Non è chiara la ragione dell’odonimo scomparso Pizza i Morti. Lo Zanti affermò che a causa di una pestilenza quasi tutti gli abitanti di questa contrada ne morirono, per cui tale contrada prese il nome di Pizza i Morti. Si può fare l’ipotesi, senza prove documentali, che in questa zona abitassero persone che facevano il mestiere di becchino.
Fonti