Origine di Bologna

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Agresti (Via degli)

Via degli Agresti
Da piazza Galileo a via Volto Santo.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1296 (Agresti).


Con l’odonimo Agresti (documentato già negli estimi del 1296/97) in passato si indicarono più vie:
– La presente (che tutti gli autori, dallo Zanti al Lipparini, chiamarono sempre Agresti; solo il Guidicini, consapevole della esistenza di più vie Agresti, specificò la presente come Agresti del Volto Santo) ufficializzate dalla riforma napoleonica del 1801 come Agresti;
– il vicolo Sant’Arcangelo (Agresti per l’Aretusi, il Salaroli, l’Alidosi, lo Zanti, mentre il Guidicini usò l’odonimo Agresti di Sant’Arcangelo, per distinguerlo da Agresti del Volto Santo) ufficializzato dalla riforma napoleonica del 1801 come Pugliole di Sant’Arcangelo;
– via de’ Gargiolari, (Agresti per l’Alidosi e per l’Aretusi).
Evidentemente l’odonimo è strettamente legato a questa zona di Bologna, compresa tra via de’ Gargiolari e via Volto Santo.
In un atto di locazione del 7 giugno 1209, custodito nell’archivio di San Salvatore, il beneficiario è un certo Agresto. Per il Guidicini, questo Agresto fu un capostipite della famiglia Agresti che abitò queste zone (la torre degli Agresti esiste tuttora in piazza Galileo al numero 2/A, nei paraggi di questa via) e sarebbe stata quindi la famiglia Agresti a dare il nome nome alle vie.
Dello stesso parere è il Salaroli, mentre lo Zanti ipotizza che agresti sia da associare a vigneti e a uve non mature (“agrest” in lingua bolognese) utilizzate per fare un succo aspro usabile al posto dell’aceto. Quindi, ipotesi alternativa alla derivazione dell’odonimo dalla famiglia Agresti è che queste zone venissero chiamate “agresti” per la presenza di vigneti “agrest“.
Dato che è indubitabile la presenza della famiglia Agresti in queste zone, sono aperte entrambe le possibilità:
1 – che la famiglia abbia dato il nome alle vie;
2 – che il nome della zona abbia dato il nome alla famiglia.
L’atto in cui compare un “Agresto“, citato dal Guidicini dà più credito alla prima ipotesi.

Un rogito del 24 aprile 1521 di Bornio da Sala cita la via pubblica vocata li Agresti come confine sul lato posteriore di una casa.

Rogito Agresti
via pubblica vocata li Agresti
Rogito Agresti
Firma del notaio Bornius de Sala.
Rogito Agresti
Prime righe del rogito del 24 aprile 1521.

Da segnalare che nell’edizione del Banchieri del 1635 l’odonimo indicato è Agriest, mentre nell’edizione del 1712 è Agrest.


Fonti

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti  pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Lipparini: Degli uomini illustri cui sono intitolate le piazze e le vie della città di Bologna, di Innocenzo Lipparini, Società Tipografica Compositori, Bologna, 1875.
Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297).

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