Vicolo Sant’Arcangelo
Da piazza Galileo a via Volto Santo.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1801 (Pugliole di Sant’Arcangelo).
Anticamente questa via era compresa tra le varie vie Agresti che erano in questa zona.
Così fu chiamata dallo Zanti, dal Banchieri, dall’Aretusi e dal Salaroli.
Anonima nelle piante del Mitelli e del Monari, fu battezzata Pugliole di Sant’Arcangelo con l’apposizione delle lapidette nel 1801.
Mia impressione è che l’odonimo Pugliole di Sant’Arcangelo sia stato creato con la necessità di ufficializzare i nomi. Da un lato l’incertezza data dall’odonimo Agresti comune a questa via e all’attuale via degli Agresti. Dall’altro la vicinanza con le Pugliole di Santa Margherita (ora via Santa Margherita). Il Guidicini (I, 65) testimoniò che questa via era conosciuta come Agresti di Sant’Arcangelo (dalla vicina chiesa di Sant’Arcangelo, esistente sicuramente dal 1408, chiusa nel 1808 ed in seguito distrutta), ma non è chiaro a quale fonte abbia attinto per lo specificativo di Sant’Arcangelo, visto che Zanti, Banchieri, Aretusi e Salaroli documentarono Agresti e basta. C’è la possibilità che il di Sant’Arcangelo sia stato creato dal Guidicini stesso per fare ordine tra i vari Agresti.
Di fatto sta che le lapidette riportarono Pugliole di Sant’Arcangelo, e tale rimase il nome fino alla riforma toponomastica del 1873/78, che “semplificò” in Vicolo Sant’Arcangelo.
Va detto che le Pugliole di Sant’Arcangelo erano composte di due parti: una da sud a nord, che partiva dalle Pugliole di Santa Margherita (via Santa Margherita) e proseguiva a nord per circa 30/35 metri; una seconda parte che, partendo da dove la prima finiva, arrivava a via Volto Santo, coincidendo con l’attuale vicolo di Sant’Arcangelo. La prima parte scomparve con la creazione di piazza Galileo, in cui questa parte fu inglobata.
Per l’odonimo Agresti si veda via Agresti.
Per il significato di Pugliole si veda l’Introduzione.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).