Popolani di fazione lambertazza, si commisero, uniti ai Villanova, con i Gusberti e con i Guarini nella guerra civile del 1274. Giurarono la pace con l’ opposta fazione nel 1279. Presero parte a quanto dicesi alla crociata nel 1188 e furono trentasei volte degli anziani dal 1271 al 1358. Ramberto, essendo gonfaloniere di giustizia nel 1201, andò a far eseguire la pattuita demolizione di Castel d’ Imola (1). Pellegrino tenne la potestà a Bagnacavallo nel 1256. Vittorio resse Cervia nel 1273 e vi fu ucciso mentre intendeva a calmare i tumulti che vi erano insorti. Calorio venne inviato nel 1302, con cavalli e fanti, a tutelare Massa, minacciata dalle, turbolenze della Romagna (2).
Marano (da) o Maranesi
I da Marano finirono nel secolo XIV in due donne, una delle quali, Zanna di Tommaso, sposò Antonio Bentivogli, da cui ebbe Giovanni I, signore di Bologna (3). Avevan case con torre nella parocchia de’ ss. Giacomo e Filippo de’ Piatesi, presso le case dei canonici di s. Pietro e tre strade, le quali case torrite vennero vendute nel 1271 da Rolando del già Aldrovandino da Marano ai propri figli Giovanni, Filippo, Tommasino e Jacopo (4). Ma poi due anni dopo lo stesso Rolando tornò a vendere una di quelle case con parte di quella torre a Mainato Chiari da Pistoia per 300 lire, con patto di ricupera se dentro un anno restituiva’ il denaro sborsatogli (5). E pochi mesi appresso rivendeva tutte le anzidette case e la torre ai medesimi suoi figli per 600 lire pisane dovute a Zeto Fonxi (6).
Il Guidicini (7) asserisce che le case con torre dei da Marano son quelle in via del Carro con muro a scarpa d’ antica costruzione e con i nn. 2652, 2653. E in vero nei sotterranei della casa n. 2653 dal lato della strada vi. è un grosso muro rivestito di due fila di que’ parallelepipedi di gesso che trovansi sempre nelle basi delle torri. Quivi dunque probabilmente fu una torre dei da Marano, ma non può esser quella alla quale si riferiscono i documenti sopraccitati. Poichè quest’ ultima torre era nella parocchia dei ss. Giacomo e Filippo de’ Piatesi presso le case dei canonici (ossia la canonica) di s. Pietro, luogo molto lontano dalla via del Carro. Codesta ultima torre dei da Marano era dunque vicina all’ attuale via Canonica (di s. Pietro) probabilmente dietro l’odierno monte di pietà. Nel 1289 pubblicavansi i bandi nel Trebbo dei Maranesi (8).
(1) Savioli, Ann. v. 3, pag. 319; v. 5, pag. 481.
(2) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 437. Savioli, v. 5, pag. 295, 468.
(3) Guidicini, Cose not. v. 1, pag. 220.
(4) Docum. n. 73.
(5) Docum. n. 84.
(6) Docum. n. 89.
(7) Cose not. v. 1, pag. 220.
(8) Alidosi, Instrut., pag. 58.