Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Dicesi che i primi tre archi di portico siano costrutti su di una casa dei Seta. Ultimamente fu del segretario Zanetti Faloppia, poi Rinieri che fabbricò la facciata, e il portico, che ha servito di modello al detto portico della Dogana Vecchia fino al vicolo Oleari. L’ antico portico era di due diverse costruzioni. Dall’angolo della Piazza alla metà dell‘arco sovrastante di Ghirlanda era a colonne, e dalla metà di detto arco fino alla via Oleari era a due mezze colonne appoggiate ad un pilastro con archi che seguitavano rotondi come la mezza colonna sopra la sua rastremazione.
Il quarto arco di questo portico cominciando dal Cantone dei Fiori dà comunicazione alla piazzetta dei santi Ippolito, poi di S. Barbara, che fu parrocchiale, sotto della quale vi abitò ai suoi giorni la nobilissima famiglia dei Caccianemici dell’ Orso da non confondersi coi Caccianemicci piccoli, che già si dissero dei Landolfi, nè coi Caccianemici della famiglia Senatoria, che si chiamavano degli Oddaldi, e finalmente cogli Orsi, che sempre si trovano detti de’ Ursis, e non de Urso.