Denominazione attuale: via Tagliapietre, che oggi comprende anche un tratto dell’antica Val d’Aposa.
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
La via dei Tagliapietre, così detta erroneamente dalle lapidette, è un breve tratto della via dell’Avesa a cominciare dal marciapiede della casa in faccia alla porta S. Mamolo, fino alla via Urbana.La sua lunghezza è di pertiche 34, 04, e la superficie di pertiche 32, 69.
Il suo vero nome è Val d’Aposa e per tale è citata in antichissimi rogiti. Nel 1471 vien detta via di Val d’Aposa, e nel 1551 sembra si dicesse contrada del Corpo di Cristo, così nominandola un rogito di Gio. Francesco Muzzati in data delli 15 luglio, nel quale si parla della casa dei Brufaldini posta in detta contrada e sotto le Muratelle. (Si noti che questa strada potrebbe essere il tratto di quella che dalla via Urbana va a Saragozza).
Via Tagliapietre a destra entrandovi dalla parte del Prato di Sant’Antonio.
- Via Tagliapietre 20 (N.271). Torresotto di Val D’Aposa e Casa Landini
- Si passa la via Calcaspinazzi.
Via Tagliapietre a sinistra entrandovi per la parte del Prato di Sant’Antonio.
Aggiunte (notizie relative a stabili posti in via Tagliapietra, ma non facilmente localizzabili).
- 1437, 20 febbraio. Matteo del fu Dino de Cilli, banchiere, e Catterina del fu Lippo da Villola, vedova di. Dino Cilli e madre di detto Matteo, vendettero a suor Misina del fu Antonio di Rizzardo Caselli (i Caselli avevano la casa già dei Papazzoni in Strada Maggiore), una casa con orto sotto S. Mamolo in via Val d’Avesa, presso la via pubblica da due lati, presso i beni dei frati di Santa Maria Nuova degli Angeli, e presso Francesco Pellacano, per L. 200. Rogito Gasparo Uberti.
- Questa casa fa parte del monastero della Santa.
- 1536, 28 marzo. Giovanni di Bandino Bandini vendette a Vincenzo di Baldassarre Battini, alias Fabri, una casa in via Val d’Avesa sotto S. Mamolo, per lire 1350. Rogito Gio. Battista Castellani. Confinava col compratore, coi Segni e coi Guidotti.