Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Compagnia, e chiesa detta del Buon Gesù.
Nel 1200 usavano due classi di compagnie, una chiamavasi compagnia delle laudi che solamente cantava preci, l’ altra de’ devoti, e questi invece si disciplinavano.
Nel predetto anno 1200 vi erano tre compagnie della Madonna del Monte, fra le quali una di devoti, che quantunque si pretendino fondati nel 1106, pure non si trovano nominati prima del 1321, sotto la data del 15 luglio, in cui il Consiglio della città ordinò al depositario del Comune di pagare L. 50 al priore della compagnia dei devoti della Beata Vergine del Monte, e che frate Lorenzo da Casale Carmerlitano deputato al Granaro del Comune, consegnasse tanto frumento di detto Comune per l’importare di L. 100 al priore suddetto affinchè potesse perfezionare la fabbrica già cominciata della casa di Mezzio presso la Chiesa di detta Beata Vergine del Monte. Rogito Alberto Testa.
In una storia della Compagnia della morte scritta nei libri dell’ Archivio riguardanti l’ Oratorio di detta arciconfraternita è notato — che anticamente i giustiziati si seppellivano a mezza Ratta, ed erano condotti al supplicio da certi devoti, che nel 1292 acquistarono il titolo di confraternita, i quali così proseguirono fino al 1350 dal qual tempo in poi tali giustizie si fecero nel mercato fino al 1507. — Nel 1428 prese il nome di confraternita del Buon Gesù.
N. B. Quantunque sieno dicerie inesatte pure si sono riportate.
Nel libro dei memoriali sta registrato un atto dei 10 giugno 1337 in cui si legge — Bonuccius quom Olivery, et alii quidem promittunt solvere libras 100 Bononenorum causa faciendi fieri domum devotorum Beatae M. Virginis, quae fit in capite rattae montis. Ed in altro atto dello stesso libro dei 3 maggio 1338 sta registrato Cum doc sit. quod D. Bonuccius domini Olivery de Vixellis strazarolus, et Joannes quon. Rodulphi de Pinolo sindici societatis Sanctae Mariae quae congregari consueverat apud Ecclesiam Sanctae Mariae de Monte, et nunc congregalur juxta rattam de monte in domo ipsius societatis.
Questa è l’ origine della compagnia del Buon Gesù, che anticamente si disse dell’Annunziata di mezza ratta del Monte, poi della casa di mezzo dei poveri del Buon Gesù — Sotto il portico in via S. Mamolo di detta compagnia vi era la seguente inscrizione:
Domus ad usum Hospitalitatis deputatae
Societatis devotorum
Gloriosae virginis Mariae de Rata montis
q. fuit incepta construi
A. S. MCCCLII de mense Febr.
Di fatti il Ghirardacci dà nel 1352 la fabbrica della casa del Buon Gesù ad uso d’ospitale nella via di San Mamma fatta dai devoti di Santa Maria del Monte della Rata. Li 20 dicembre 1493 il reggimento che aveva già accordata L. 20 per la fabbrica dell’Oratorio dell’ospitale di Santa Maria del Buon Gesù in S. Mamolo ne accorda altre 20 con questo, che le due somme sieno convertite in detta fabbrica.
Il Rinieri dice che la compagnia del Buon Gesù venne a Bologna nel 1352 e che nel 1430 lasciò il titolo di Santa Maria di Mezza rata, e assunse quello del Buon Gesù. Sotto la data del febbraio 1352 vediamo che cominciarono a costruire un Ospitale e non si parla che erigessero Chiesa, od Oratorio per le radunanze.
Il Rinieri dice che la Compagnia di Mezza Rata venne in Bologna nel 1352 ma pare che confondi la data dell’ erezione dell’ Ospitale in S. Mamolo, con quella dell’ abbandono dell’ antica sua residenza.
Diffatti si trova che i confratelli radunavansi nel palazzo del collegio Gregoriano, poi in una casa di Bartolomeo della Calcina al quale nel 1456 passavano L. 6, 10 d’affìtto, che aveva le sue case dal serraglio di Santa Agnese vendute alle suore della Santa il 31 dicembre 1484. Nel 1510 i Padri di San Barbaziano gli concessero Santa Maria degli Orti (Santa Maria della Neve) di dove sloggiarono nel 1510. Sembra dunque che le predette località servissero piuttosto per unirsi a trattare sugli interessi della Compagnia, che per cantarvi i divini uffizi.
Li 5 marzo 1510. Rogito Botti Andrea gli fu concessa la chiesa di Santa Maria dell’Orto alias della Neve dai Padri Girolamini di S. Barbaziano.
Il ritiro della Compagnia a Bologna fu forse consigliato dalle intemperie della stagione e dalla difficoltà della strada che da quella di S. Mamolo dov’è l’ osteria della Palazzina, s’ inoltrava dov’è la chiesa di S. Procolo in Valvedere, poi piegava a destra arrampicandosi fra i campi fino al Romitorio di San Bernardino sboccando sulla strada attuale dell’ Osservanza fra i due casini ora posseduti dai Guidi, e Costetti.
La chiesa del Buon Gesù in S. Mamolo che dicesi piantata nel 1530 era nel sito dell’attual sbocco di Mirasol grande. Essendosi decretato il 1° aprile 1622 l’ apertura della strada Giulia fu fatta opposizione dai confratelli perchè necessariamente si atterrava la loro Chiesa. Combinate le massime fra l’ Ornato e la Compagnia, si trova che il 13 ottobre 1639 il cardinale Sacchetti Legato di Bologna comprò dal senatore Andrea di Bartolomeo Ghisellardi procuratore e amministratore di Giulio, Fulvia, Laura e Ginevra di lui figlie, e di Lucrezia Angelelli di lui moglie, una casa in S. Mamolo pagata L. 2043, 10 per costruire la chiesa del Buon Gesù. Rogito Marco Spontoni. Fu pure comprata per lo stesso fine la casa di Girolamo Turchi enfiteutica di S. Procolo, alla quale Abbazia pagavasi l’annuo canone di soldi 9, che confinava a settentrione colla chiesa vecchia del Buon Gesù, coi Ghisellardi a mezzodì, e con una chiavica a levante. Li 28 novembre 1639 fu posta la prima pietra della nuova Chiesa di forma elittica, e di elegante architettura.
Il senatore Andrea Ghisellardi fu gran benefattore di questa fabbrica, che sovvenne di molte elargizioni.
1582 8 marzo. Locazione de’ Monaci di S. Procolo alla Compagnia del Buon Gesù alias di Santa Maria di Mezza Rata del suolo di tre case sotto S. Mamolo dietro la chiesa del Buon Gesù per l’annuo canone di L. 3, 11. 8 con l’ obbligo ai confratelli di andar ogni anno processionalmente alla chiesa di San Procolo il giorno della di lui festa ad offerirgli una torcia di cera. Rogito Girolamo Fasanini.
Questa Confraternita fu soppressa il 16 agosto 1798. Tutto il locale fu acquistato da Pietro Bacchelli a rogito Luigi Aldini dei 23 febbraio 1799, poi venduto al Perito Mariano Santini. La Chiesa fu chiusa il 16 agosto 1808, e poi demolita nel luglio 1809 o 1812.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Buon Gesù.
Confraternita in S. Mamolo, detta prima di Santa Maria di Mezza Ratta, dalla chiesa posta sulla collina fuori di S. Mamolo a metà strada per andare alla chiesa del monte, nel qual luogo anticamente si giustiziavano i condannati, e dove in seguito, cioè circa nel 1106 fu fabbricata la chiesa di Santa Maria di Mezza Ratta, ora detta Sant’Appollonia, assieme a due oratori, dove alloggiavano romiti e pellegrini, ora proprietà Minghetti.
Nel 1292 ebbe forma ed origine la confraternita.
Il 21 maggio 1352, a rogito Gio. Domenico Castagnoli, comprarono da Tarsia Cazzoli, per L. 25, una pezza di terra bedosta di tornature 6 circa, nel qual anno edificarono un ospedale dentro la città in Strada S. Mamolo rimpetto al priorato di Sant’Antonio Abbate a capo di strada Giulia, ora detta Mirasol Grande.
Nel 1423 assunsero il nome del Buon Gesù.
Il 28 novembre 1639 si pose la prima pietra della nuova chiesa del Buon Gesù, che fu aperta il 6 maggio 1640.
L’ architettura è di Francesco Negri. Nello stesso tempo fu aperta la via di Mirasole a vista del Corso, detta ultimamente strada Giulia.
La compagnia fu soppressa il 16 agosto 1798, e la chiesa fu chiusa il 16 agosto 1808, e murata la porta.
Fu in seguito il locale acquistato da Pietro Bacchelli che conservò la chiesa, ma rivenduto poscia da questi a certo Perito Santini nel luglio del 1809, che barbaramente rovinò questa bella chiesa.
Confraternita in S. Mamolo, detta prima di Santa Maria di Mezza Ratta, dalla chiesa posta sulla collina fuori di S. Mamolo a metà strada per andare alla chiesa del monte, nel qual luogo anticamente si giustiziavano i condannati, e dove in seguito, cioè circa nel 1106 fu fabbricata la chiesa di Santa Maria di Mezza Ratta, ora detta Sant’Appollonia, assieme a due oratori, dove alloggiavano romiti e pellegrini, ora proprietà Minghetti.
Nel 1292 ebbe forma ed origine la confraternita.
Il 21 maggio 1352, a rogito Gio. Domenico Castagnoli, comprarono da Tarsia Cazzoli, per L. 25, una pezza di terra bedosta di tornature 6 circa, nel qual anno edificarono un ospedale dentro la città in Strada S. Mamolo rimpetto al priorato di Sant’Antonio Abbate a capo di strada Giulia, ora detta Mirasol Grande.
Nel 1423 assunsero il nome del Buon Gesù.
Il 28 novembre 1639 si pose la prima pietra della nuova chiesa del Buon Gesù, che fu aperta il 6 maggio 1640.
L’ architettura è di Francesco Negri. Nello stesso tempo fu aperta la via di Mirasole a vista del Corso, detta ultimamente strada Giulia.
La compagnia fu soppressa il 16 agosto 1798, e la chiesa fu chiusa il 16 agosto 1808, e murata la porta.
Fu in seguito il locale acquistato da Pietro Bacchelli che conservò la chiesa, ma rivenduto poscia da questi a certo Perito Santini nel luglio del 1809, che barbaramente rovinò questa bella chiesa.