Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
1580 luglio. Compra Francesco del fu Paolo Luna, da Quirino e Antonio fratelli e figli del fu Giovanni Battista Lucchini, i miglioramenti di una casa sotto la porta, e in via S. Mamolo. Confina Giovanni Paolo Scapini, Giacomo Zoli, più i miglioramenti di quattro case unite sotto S. Procolo ed enfiteutiche dell’ Abbazia per cui pagavansi L. 6 d’ annuo canone, poste nella contrada dietro S. Mamolo (o sia del Buon Gesù via Paglietta), confinano Fabio Dondoli, Giulio Cesare Paiarolo, ed altri, per L. 15500. Rogito Girolamo del fu Nicolò Fasanini.
Stabile che il 1° marzo 1565 fu ceduto da Giovanna del fu Tommaso miniatore, vedova di Giovanni Libri a Prudenza del fu Vincenzo Galuzzi moglie di Giacomo Zoli col jus francandi una casa in porta e contrada S. Mamolo di diretto dominio di S.Procolo in confine dei Duglioli, di Giovanni Battista Lucchini, e di altri. Rogito Dionigio Rossi. Il 14 marzo 1567 fu comprata da Prudenza del fu Vincenzo Galluzzi, moglie di Giacomo del fu Alessandro Zoli, rogito Giovanni Pacchioni, e Giovanni Battista Rinieri.
1591 15 febbraio. Compra il suddetto Luna da Vincenzo del fu Giacomo Zoli una casa enfiteutica e in via S. Mamolo. Confina i compratori, i Diola (Duglioli), per L. 1650. Rogito Girolamo Fasanini. Il jus francandi il diretto dominio di S. Procolo di questa casa era stato ceduto fino dal 1° marzo 1565, da Giovanna del fu Tommaso miniatore vedova di Giovanni Libri a Prudenza del fu Vincenzo Galluzzi moglie di Giacomo Zoli. Confinava i Duglioli, i Luchini ed altri, rogito Dionisio Rossi.
1609 20 luglio. La casa dei Luna in S. Mamolo confinava i Cremonini, i Lucchini, rogito Orazio Castellani.
1642 24 luglio ottobre. Testamento d’Antonio del fu Francesco Luna, il quale lascia usufruttuaria la moglie Pannina del fu Annibale Ostesani, ed eredi i PP, dell’ Oratorio legatando ad Alberto Casarenghi la sua casa grande in San Mamolo, e una piccola casetta in Paglietta,- rogito Giulio Cesare Cavazza. Il detto testatore morì il 23 febbraio 1644. e fu sepolto nell’Annunziata.
1659 13 febbraio. La casa dei Luna in S. Mamolo fu rilasciata ai Filippini, ad Alberto Casarenghi Legatario, e a D. Lorenzo Guidazzoli erede usufruttuario dì Panina Ostesani vedova di Antonio Luna. Rogito Lorenzo Domenici alias Artemisi.
1665 7 settembre. Compra Innocenzo d’Antonio Codronchi d’ Imola da Vincenzo del fu Alberto Casarenghi la casa nobile ed annessi già dei Luna in San Mamolo rimpetto le Grazie, per L. 10000. Rogito Giovanni Roffeni. Nel 1716 era di Domenico Casolani macellaio che la rifabbricò, il suo figlio Angelo addottorato in filosofia e medicina il 7 settembre 1722 la vendette ai Cantelli, mercanti di pannine. Gli eredi d’ Ignazio Cantelli l’ alienarono alla contessa Maria Camilla di Lucio Rossi Conti il 28 novembre 1798, ultima di sua famiglia, vedova del senatore Antonio Marescotti, poi moglie di Tommaso Tauber soldato tedesco e morta il 30 maggio 1806. Ora appartiene al dottor Antonio Micheli.
Li 17 luglio 1615 il dottor Paolo, e Antonio fratelli Luna diedero facoltà di radunarsi in questa casa a dieci sacerdoti bolognesi, che poi fondarono il collegio dei Filippini in Bologna.
Il pittore Tommaso Aldrovandi aveva casa di faccia le Grazie, che fu poi dei Sartori