Santa Maria delle Grazie.
Convento posto in S. Mamolo.
La chiesa fu costrutta nel 1322 e chiamavasi Santa Maria degli scuolari, perchè ivi si radunavano prima che fosse fabbricato lo studio pubblico.
La medesima fu conceduta ai Padri della congregazione Fiesolana di S. Girolamo nel 1456 in luogo di quella di S. Cristoforo delle Muratelle compresa nella clausura del Corpus Domini.
Nel 1594 fu edificato il campanile.
Il 6 dicembre 1668 fu soppressa quella corporazione, e i frati abbandonarono il convento il 22 gennaio 1609, godendo della pensione di scudi 40 annui i sacerdoti, e scudi 20 i laici.
Nel 1671 vi passarono i Carmelitani dal capel nero avendo pagato alla Camera di Roma scudi 2600, e ne presero possesso il 18 dicembre dell’anno predetto. Questo fu il nono convento soppresso l’11 marzo 1797, ed essendovi anche un’abbazia goduta dal Cardinal Caprara fu questa pure soppressa il 24 pratile anno 6° repubblicano 1798.
Il decreto del 10 marzo 1808 permise che questa chiesa restasse aperta.
Il 14 settembre 1797 vi furono messi i frati delle missioni, per essersi assegnato il locale di Sant’ Ignazio per i bastardini. I frati delle Grazie erano passati in S.Martino.
II 29 dicembre 1808 in detto convento, occupato dai Padri delle Missioni, vi furono posti dodici ex Gesuiti spagnuoli guardati da un corpo di guardia francese, per essersi rifiutati al giuramento. Li 31 detto furono poi in tre carrozze trasferiti nella fortezza di Mantova. Il detto giuramento riguardava il nuovo Re di Spagna Giuseppe Bonaparte. Altri undici erano stati posti nella Madonna di Galliera per la stessa causa.
Il 14 settembre 1797 fu firmato il decreto del traslocamento dei frati della Missione da Sant’Ignazio nelle Grazie, ma fu solo eseguito il 12 ottobre dell’ anno stesso.
Il 31 dicembre 1798 questi frati furon dichiarati soppressi, ordinando loro che vivessero delle rendite loro proprie. Devesi osservare che erano tutti forestieri, e che per grazia del Senato gli era stato permesso di rimanere in Bologna.
Nel 1809 furono poi soppressi interamente.
Nel convento delle Grazie vi fu pure tenuto prigioniero per qualche tempo, d’ordine di Bonaparte, il Cardinal Mattei Arcivescovo di Ferrara.
Dalla Graticola di Bologna di Pietro Lamo (XVI secolo)
E all’entrar dentro detta porta di S. Mamolo si trova a man sinistra una chiesa nominata le Grazie, dove stavano li frati ……… E una tavola delli tre Maggi la quale è dipinta di mano di Prospero Fontana Bolognese, opera molto lodevole, che la fece fare messer Lucio Maggi.