Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa dei Roffeni, poi del conte Pietro Fava.
Sorgea costà il Convento delle Monache, dette di S. Niccolò della Casa di Dio, le quali nel 1312 furono soccorse dal Consiglio Comunale che loro donò due Chiusi (aree recinte) situati al lato orientale, del monastero stesso al di sopra del ponte del Serraglio (Chiusa) del Poggiale, al canale di Reno, presso la chiesa.
Il cardinal Bertrando, Legato di Bologna, sopprimeva in questa città durante il suo governo, sei conventi di monache (non quattro come scriveva il Sigonio), che furono quelli:
1° di S. Colombano
2° di S. Gervaso
3° di S. Agostino
4° di S. Salvatore – (citati anche dal detto scrittore)
5° di S. Maria di Ravone
6° di S. Niccolò della Casa di Dio.
Gli Atti Pubblici, sotto la data d’un mese dopo la morte del vescovo Stefano, (Ugonet) ci danno come eseguita la decretata soppressione, dicendocene anche lo scopo impellente, che fu quello di fondare co’ beni de’monasteri sovraindicati una Collegiata canonicale con un Decano per ciascun quartiere della città, destinandovi come sedi le chiese di S. Colombano, di S. Jacopo de’Carbonesi, di S. Sigismondo e di S. Michele de’ Leprosetti. Espulso il Legato da Bologna, le suore colpite presentarono querela al Consiglio della città affine di essere ristabilite, e addussero che la loro soppressione e spogliazione era stata per modo effettuata che non erasi tampoco pensato a provvederle di congrua pensione. Questo ricorso portava la data del 1334, a quanto gli stessi Atti pubblici ne apprendono, risultandovi eziandio che cinque de’ suddetti sei monasteri vennero ristabiliti, rimanendo soppresso questo soltanto, detto di S. Niccolò della Casa di Dio. Però. trent’anni dopo, toltone quello di S. Gervaso, furono di nuovo scacciate le monache dagli altri quattro conventi anzidetti, ed i loro beni nuovamente applicati a benefizio delle quattro Colleggiate Canonicali; e ciò per opera del cardinale Egidio Albernoz che volle rimettere in vigore tutte indistintamente le ordinazioni del cardinale Bertrando, suo predecessore nella Legazione di Bologna. Tutto ciò consta pure dai succitati Atti Pubblici. (1).
Il Monastero delle suore di S. Niccolò della Casa di Dio estendevasi fin dirimpetto agli stabili di proprietà dei Paselli.
(1) Vedi Cenno Storico sui Vescovi di Bologna in questo stesso Volume a pagina 138.
(Nota dell’ Editore).