Denominazione attuale: vicoli chiusi e denominazioni scomparse.
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Anticamente detto Borgatello e Borgadello, poi Gorgadello.
Questo Vicolo che impropriamente fu detto anche Via – ma che più esattamente parlando, dovrebbe dirsi Vicoli dei Pini, constando di tre distinti tratti – comincia in Mercato di Mezzo presso la Locanda dei Tre Re fra le Case N. 75 e 76, e girando intorno ai tre lati di levante , tramontana e ponente della Casa Oretti, viene a sboccare nello stesso Mercato di Mezzo, fra le Case N. 76 e 77.
La sua lunghezza è di pertiche 16. 08. 04 e l’area ne è di superficiali pertiche 18. 67. 04.
Anticamente il suo nome era Borgatello o Borgadello che si convertì in Gorgadello. Si disse più tardi Vicolo dei Pini, perchè la seconda principale tratta del medesimo, diretta da levante a ponente, rasentava le facciate posteriori delle Case della famiglia Pini, segnate con i numeri 1620, 1621 e 1622 in Via Altabella. Furono chiusi i due Vicoli che servivano quasi di proseguimento diretto a detta seconda tratta del Gorgadello o Vicolo de’ Pini. L’uno di essi proseguivalo verso ponente , sboccando in Via Venezia ove presentemente è la porta della casa N. 1751; l’altro proseguivalo verso levante , passando fra le case segnate con i N.i 1759 e 1760 , sboccando in Via Cavaliera. Quest’ultimo tratto aveva la denominazione di Vicolo Calanchi.

Vicolo dei Pini – lato destro entrando dalla parte della Locanda dei Tre Re proprietà del Collegio di Spagna.
L’Arco di passaggio che vedesi al di sopra dell’ imbocco di questo Vicolo, fu costrutto per unire la Locanda condotta dai Dal-Rè (e per questo detta dei Tre Re) alla Casa degli Oretti, tenuta allora in affitto dalla stessa locandiera Maria Dal-Rè. Il 22 agosto 1791 ne fu permessa la fabbrica, previa verifica che gli stabili de‘ vicini proprietari non ne avessero a risentire danno di sorta.
Vicolo dei Pini – Lato sinistro per chi vi entra dalla parte della Locanda dei Tre Re.
Nota (Carlo PelagallI): Il numero 1754 è probabilmente errato, essendo ripetuto anche sul lato destro come quello del portone che chiude antico vicolo verso via Venezia. Se ne accorse il Breventani che segnalò errore a pag 196, riga 32 del IV volume delle “Cose Notabili…”, ma riporta un 1854 da correggere in 1754, mentre doveva essere 1754 da correggere in un numero che ora riesce difficile sapere quale è.