Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa pure dei Canobbi Ticinali, che anticamente aveva il suo ingresso nella via delle Clavature come da rogito Giulio Pedocca, che aggiunge esser posta nelle Clavature, e confinare coi Bocchi e gli eredi Bonfigli.
Il 24 febbraio 1600 Gio. Battista, e Francesco di Giuseppe Canobbi la vendettero il 13 agosto 1611 al dott. Francesco del fu Marc’ Antonio Muratori oriondo di Budrio. Confinava con Orazio, ed Angelo Michele di Giuseppe Canobbi a mezzogiorno, i beni Bonfili ereditati dalle suore degli Angeli, le Clavature, e la via Toschi, che allora si diceva via di S. Domenico, e fu venduta per L. 6500. Rogito Marc’ Antonio Ghelli.
Il dott. Muratori testò l’11 maggio 1630, rogito Annibale Teggia, col quale ordina che estinta la linea mascolina di Pompeo suo fratello, si debba erigere un Collegio in questa sua casa nel quale vengano accettati di preferenza i giovani del cognome Muratori, e riguardo ai giovani nativi di Budrio fino al numero di 15 individui si eleggano dai comunisti. Gli alunni dovevano applicarsi alle belle lettere, alla logica, filosofia, medicina, e legge. I giovani di Budrio dovevano essere leggittimi, naturali, e colà nati. Nominò a commissari del Collegio l’Abbate pro tempore di San Salvatore, e i due sindaci anziani dell’ospitale della Morte, ai quali erigendosi il Collegio dovevansi pagare annue L. 50. Rogito Annibale Teglia. Morì il testatore di contaggio, e fu sepolto nel Cimitero della Grada.
Il 7 febbraio 1745 Elena d’Achille Muratori unica superstite della sua famiglia stante la tenuità del patrimonio del suddetto Francesco, ottenne da Benedetto XIV la deroga al detto testamento pagando in elemosina L. 9,000 al Seminario con la condizione che nell’ammissione degli alunni si avesse riguardo ai giovani della terra di Budrio. I beni dell’eredità furono trovati ammontare a L. 41,241.4.4 quindi di sole L. 32,241.4.4.
Il 18 agosto 1745 fu messa in possesso della eredità la suddetta Elena che si maritò al dott Ridolfo Carlo Petronio Fontana che morì il 22 giugno 1768, lasciando erede Filippo Casalgrandi con fidecomisso, e sostituzione a favore delle scuole Pie. Il Casalgrandi assunse il cognome Muratori. Dai Casalgrandi passò ai Badini.