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Via Galliera 18, 20 (N.577) – Palazzo Tanari

Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Tanari
L’edificio, iniziato nel 1632 e completato nel 1671, si deve probabilmente ad un’idea di Giangiacomo Monti; sotto il portico la scultura in terracotta della Sacra famiglia è opera di Giacomo de Maria (1785-86). Al piano nobile si trovano sale affrescate da Giuseppe Valliani e Domenico Pedrini (1785 c.) con rilievi di G. de Maria e un grande Ercole seicentesco in rame di Orazio Provaglia.
Indirizzo:
via Riva di Reno, 126


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Palazzo Tanara. Dalla parte di settentrione vi era una casa, che del 1526 apparteneva a Lodovico di Galeotto Fava, valutata L. 4300. Nel 1542 era dei Righi, o Arrighi Freddi, che la possedevano anche del 1572, indi si trova che li 2 giugno 1612 Mario e Pompilio Orsi locano ad Alessandro Tanara una casa in Galliera sotto Santa Maria Maggiore, per L. 550 il primo anno, e L. 600 i consecutivi, la qual casa confinava la via da tre lati, e la stalla di dietro era separata dalla strada. Rogito Dionisio Miserotti.
Questo palazzo fu fabbricato da Alessandro Tanara, che ebbe la tesoreria da Paolo V, e mori li 12 luglio 1639 d’ anni 91.
1632, 27 febbraio. Si concede licenza al conte Alessandro Tanara di occupare nell’ angolo dell’ Avesella parte di suolo pubblico per por termine alla sua casa, e per mettere in linea retta questo fianco dilatando la piazzola di S. Bartolomeo di Reno.
La facciata fu finita nel 1671. Cristina di Svezia vi pernotò li 28 novembre 1685 essendo Gonfaloniere Gio. Nicolò Tanara.

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