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N.1274 – Residenza dell’arte dei bombasari

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Residenza dell’arte dei bombasari composta di tre camere, una delle quali con cappella dedicata al loro protettore S. Gio. Battista. Confina a levante la strada, a ponente i beni del Capitolo di S. Pietro, a mezzodì la residenza dell” arte dei falegnami, a settentrione il conte Filippo Bentivogli.
I primi statuti di questa compagnia datano dal 1288, poi riformati nel 1336, 1377, 1569 e 1662. Fu unita a quest’ arte, quella dei pittori, dopo che questi ebbero fatto parte delle quattro arti, e della quale era massaro nel giugno 1399 Giacomo di Pietro pittore. L’unione suddetta ebbe luogo il primo gennaio 1570, e si trova che il primo luglio 1572 era Massaro Orazio Samacchini (*). I pittori si separarono dai bombasari il primo gennaio 1600, ed il loro primo Massaro fu Gio. Battista Cremonini (vedi via Toschi N. 1237). Dopo questa digressione si dice che i bombasarì, come arte, furon sciolti li 4 gennaio 1798.
Li 19 ottobre 1576 gli uomini dell’ arte dei bombasari e dei pittori uniti assegnarono a Teodora madre, e a Giuseppe figlio de’ Spiriti, una camera altra volta ad uso della congregazione dei drappieri posta nella Ruca anticamente detta della Sartoria Vecchia, o le Cimarie, lunga piedi 21, e oncie 6, larga piedi 12, e oncie 4, per L. 400. Rogito Achille Panzacchia.
1606, 14 Giugno. I bombasari, a cui erano uniti i pittori, avevano la loro residenza nelle Cimarie.

(*) Memoriali dei Pittori


Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

S. Giovanni Battista.
Chiesa nella via delle Cimarie, dell’arte dei Bombasari.

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