Vicolo Posterla
Da Strada Maggiore a via Santo Stefano.
Quartiere Santo Stefano.
Prima documentazione dell’odonimo: 1296 (Burgus Posterla).
L’odonimo di questa via è antichissimo, documentato già negli estimi del 1296/97 come Burgus Posterla.
Quale è il significato di Posterla lo spiega il Guidicini1: piccola porta della cinta di mura per lo più adatta a traffico pedonale. Posterla deriva dal tardo latino posterula con il significato di porticina di dietro2. In effetti la nostra via corrisponde allo spalto del tratto della cerchia muraria del XII secolo, conosciuta come cerchia dei Torresotti o del Mille, e la nostra posterla era una porta minore intermedia tra i torresotti di Strada Maggiore e di Strada Santo Stefano (oggi via Santo Stefano).
Questa posterla era tra i gli attuali numeri 18 e 20 del nostro vicolo. Resto di questa posterla era un altro vicolo, ora scomparso, che permetteva il passaggio da vicolo Posterla a via Guerrazzi (in antichità Cartoleria Nuova) dove sfociava tra i numeri 15 e 17. Questo vicolo era noto come Scannabecchi3 o Vicolo dei Moneta4.
Al numero 18 erano stalle di proprietà dei Gozzadini fin dal 1703, ma che in precedenza erano di proprietà della famiglia Scannabecchi dalla Moneta, che diede il nome al vicolo5.
Da segnalare che l’Aretusi indicò questa via come Posterla di Strà Maggiore.
La specificazione di Strà Maggiore diviene comprensibile leggendo il Salaroli che scrisse che di Pusterle ovvero porte minori del secondo circolo ce ne erano tre: una è quella presente in questa via. Una seconda era presso via Maggia (se ne vedano le note) ed una terza era in via Tagliapietre al numero 20, quasi di fronte alla chiesa del Corpus Domini, posterla questa documentata anche dal Guidicini6.
Fonti