Via di Jola
Da via di Monte Donato a via del Paleotto.
Quartiere Santo Stefano.
Delibera podest. 22 settembre 1934.
Questa via è indicata nelle carte ottocentesche di Lodovico Facchini, austriaca del 1850 (SIT) e IGM del 1884 (SIT). Pare che prima del 1934 questa via fosse nota come Via Poggio Superiore (Fanti, II, 443). La destinazione di questa via è l’antica chiesa di San Michele di Jola (il cui edificio è tutt’ora esistente).
Il toponimo Jola (nelle forme Jeula e Jula) fu documentato dal Calindri (III, 99) come antichissimo e risalente al XII e XIII secolo, ma ancor prima (Fanti, ibidem) fu documentato nel 982 con la forma Cellula poi corrotta in Gleula ed infine in Jeula. Cellula indicava nel medioevo residenza di monaci (Fanti, II, 444).
E’ quindi assai probabile che prima del XI secolo qui vi fossero campi di proprietà di qualche monastero di cui alcuni monaci vi risiedevano per curarne la coltivazione. E’ certo che nel XII secolo qui era un castello (il Castello di Jola) documentato in un rogito del 1131 riportato dal Calindri (ibidem).
Fonti
Calindri: Dizionario corografico, georgico, orittologico, storico, ec. ec. ec. della Italia. Opera della Società Corografica, di Serafino Calindri. 6 volumi stampati a Bologna dalla Stamperia di S. Tommaso d’Aquino, tra il 1781 e il 1785.
Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da Lodovico Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell’Archiginnasio di Bologna.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.
SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.