Via de’ Gessi
Da via Monte Grappa a via Parigi.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1692 (Voltone de’ Gesi).
Il percorso di questa via nacque nell’Alto Medio Evo, come parte di un percorso stradale che girava attorno alla cerchia muraria delle Quattro Croci.
Le famiglie che abitarono il palazzo al numero 9 di via Monte Grappa, diedero il nome alla via. Infatti questo fu abitato prima dai Sassoni e poi dai Gessi e Via dei Sassoni fu l’odonimo usato dallo Zanti e dal Banchieri.
L’Alidosi e l’Aretusi, accanto a Via dei Sassoni, usarono anche l’odonimo Borgo di San Giovanni, così come Borgo di San Ioanni fu usato dal Salaroli.
In particolare, va segnalato che l’Alidosi indicò, come odonimo attuale ai suoi tempi, Broilo di S. Colombano, il cui siginificato è ovvio, sfociando questa via di fronte alla chiesa di S. Colombano. Per Broilo (Broglio) si veda il capitolo sulle denominazioni urbanistiche generiche tipiche anticamente in uso a Bologna.
Borgo San Giovanni deve il suo nome alla vicinanza dell’antico battistero della Cattedrale (il San Giovanni del Borgo è San Giovanni Battista) e risulta citato in molti rogiti del XIV secolo1. Fu creduto dal Guidicini da identificare nella zona dell’attuale vicolo Carega (se ne vedano le note), ma essendo via de’ Gessi più vicina alla Cattedrale, rispetto a vicolo Carega, probabilmente il Guidicini errò.
Dalla metà del XVII secolo (si veda la pianta del Mitelli) in poi la via venne sempre indicata come Voltone dei Gessi, facendo riferimento al voltone, tuttora esistente dal lato di via Monte Grappa.
Con la semplificazione e standardizzazione della riforma toponomastica del 1873-78 il Voltone dei Gessi divenne via de’ Gessi e tale è la denominazione rimasta oggi.
1Giuseppe Guidicini: Cose Notabili …, Vol. II, pag. 231.
Fonti