Via Ferrarese
Da via Giacomo Matteotti al confine del comune.
Quartiere Navile.
Delibera consiliare 16 aprile 1909
Il percorso di questa via, almeno per quanto riguarda il territorio del comune di Bologna, era documentato nella mappa del Sacenti (1698) e nelle mappe di Andrea Chiesa (1740 e 1762), dove però raggiungeva, senza proseguire oltre, la zona di Altedo, dove cominciavava una ampia zona valliva.
La pianta di Carlo Mayr del 1825 mostra invece che da Altedo la via proseguiva fino a Ferrara.
E’ quindi a cavallo tra XVIII e XIX secolo, quando la via fu aperta fino a Ferrara, che questa via cominciò ad essere chiamata Strada di Ferrara (Pianta di Lodovico Facchini e pianta dell’IGM del 1884).
Da segnalare (si veda anche via di Corticella) che il primo tratto di via Ferrarese, fino alla zona di Casaralta, è indicata nella mappa IGM del 1884 come Via Galliera Vecchia, mentre l’odonimo Via Galliera Nuova spettava al primo tratto di via di Corticella, fino all’Ippodromo.
Fonti
Sacenti: Camillo Sacenti (perito pubblico); Senato di Bologna (dedicatario), All’ill.mo Senato di Bologna Camillo Sacenti perito publico la presente geografia del territorio bolognese in testimonio della sua servitù humiliss.te dedica e dona, 1681 di novo per le mutationi seguite ridotta al stato presente 1698.
Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.
Chiesa (1762): Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.); Pietro Paolo Conti (committente); Giambattista Migliari (perito); Gaetano Rappini (inc.), Carta topografica di tutta la pianura del Bolognese cavata dalla carta da me Andrea Chiesa stampata dell’anno 1742, e in parte del Ferrarese, e del Ravegnano, desunta, rispetto alle valli di Marmorta, e di Argenta, dalla mappa giudicialmente fatta del 1739, e rispetto al restante, da dette valli fino al mare, dedotta dalla nuova carta fatta l’anno scorso 1761, d’ordine dell’e.mo sig. cardinale Pier Paolo Conti visitatore apostolico, 1762. Stampata a Cento nel 1762.
Mayr: Tommaso Arezzo (dedicatario); Tommaso Barbantini (direttore lavori); Carlo Mayr (dis.); Achille Stucchi (inc.); Stanislao Stucchi, Topografia della provincia ferrarese, della pianura bolognese e di una parte delle provincie di Romagna con l’indicazione dei lavori idraulici eseguiti dal 1767 a tutto giugno del 1825, Milano, 1825.
Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da Lodovico Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell’Archiginnasio di Bologna.
SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.