Via di Corticella
Da piazza dell’Unità si dirige a nord, attraversa la borgata di Corticella ed esce dal comune di Bologna.
Quartiere Navile.
Delibera podest. 22 settembre 1934.
L’attuale odonimo fu dato per la semplice ragione che questa via conduce all’antica località di Corticella, documentata con questo nome fin dal 1065 (Fanti, I, 308).
In passato però questa era considerata parte dell’estensione fuori delle mura della Strada Galliera. Con tale nome infatti è indicata nelle piante di Lodovico Facchini e dell’IGM del 1884 (SIT). Quest’ultima pianta indica il primo tratto di questa via, fino all’altezza dell’ippodromo come Via Galliera Nuova, mentre l’odonimo Via Galliera Vecchia era riservato per il primo tratto dell’attuale via Ferrarese fino alla zona di Casaralta.
Le piante di Carlo Mayr (1825) e di Andrea Chiesa (1740 e 1762) documentano il percorso di questa che comprendeva anche un breve tratto di via Luciano Proni.
La Strada di Galliera, oltre alla nostra via di Corticella, comprendeva anche il tratto di strada immediatamente fuori delle mura, coincidente sostanzialmente con l’attuale via Giacomo Matteotti, il primo tratto di via Ferrarese, e via delle Fonti, in quanto l’attuale tratto di via di Corticella parallelo a via delle Fonti non esisteva alla fine del XIX secolo.
Fonti
Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.
Chiesa (1762): Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.); Pietro Paolo Conti (committente); Giambattista Migliari (perito); Gaetano Rappini (inc.), Carta topografica di tutta la pianura del Bolognese cavata dalla carta da me Andrea Chiesa stampata dell’anno 1742, e in parte del Ferrarese, e del Ravegnano, desunta, rispetto alle valli di Marmorta, e di Argenta, dalla mappa giudicialmente fatta del 1739, e rispetto al restante, da dette valli fino al mare, dedotta dalla nuova carta fatta l’anno scorso 1761, d’ordine dell’e.mo sig. cardinale Pier Paolo Conti visitatore apostolico, 1762. Stampata a Cento nel 1762.
Mayr: Tommaso Arezzo (dedicatario); Tommaso Barbantini (direttore lavori); Carlo Mayr (dis.); Achille Stucchi (inc.); Stanislao Stucchi, Topografia della provincia ferrarese, della pianura bolognese e di una parte delle provincie di Romagna con l’indicazione dei lavori idraulici eseguiti dal 1767 a tutto giugno del 1825, Milano, 1825.
Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da Lodovico Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell’Archiginnasio di Bologna.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.
SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.