Via Chiudare
Da via Arienti a viale XII Giugno
Quartiere Santo Stefano.
Prima documentazione dell’odonimo: 1624 (Chiuvare).
Il nome di questa via era Chiuvare, documentato fin dal 1624 dall’Alidosi, e tale rimase fino all’inizio dell’ottocento, quando questa via era un vicolo sterrato che finiva contro il terrapieno delle mura della città.
Il Guidicini (I, 427) lo disse Chiuvare, detto anche Chiudare.
Tutti i testi ed autori successivi riportarono Chiudare, fino alla riforma toponomastica del 1873/78, con la quale la nostra via divenne Vicolo Chiudare. In epoca più recente, probabilmente in concomitanza con l’apertura di viale XII Giugno, ma questo è da confermare, il vicolo fu promosso a via e divenne l’attuale via Chiudare.
Il Fanti riporta una spiegazione di un personaggio, Ovidio Montalbani, che sicuramente non brilla per attendibilità: in questo caso però intuì che l’odonimo era legato ai panni distesi, essendo questa zona popolata da tessitori e purgatori di panni.
Non vale la pena nemmeno di riportare l’etimologia inverosimile proposta dal Montalbani.
Il Salaroli spiegò l’odonimo (quando ancora era Chiuvare) affermando che era corruzione di Chiudare, per inchiudare li panni per distenderli.
Il Guidicini, in maniera molto precisa, toglie ogni dubbio: la chiuvara o chiudara era una specie di stenditoio (una sorta di tettoia con tegole) su cui erano disposti chiodi (da cui il nome chiudara) su cui venivano fissati i panni di lana per l’asciugatura dopo la tintura. Già nel 1322 in questa zona era un edificio ad uso di chiudara (Guidicini, I, 427). Parte di questa chiudara, che si trovava nel pressi dell’attuale numero 9 di via Chiudare, fu ceduto all’arte della lana nel 1585.
All’edificio era annesso un prato che, nella stagione estiva, era frequentato dei collegiali di S. Luigi, per giocarvi al pallone.
Fonti
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.