Via della Certosa
Da via Andrea Costa costeggia i lati orientale e settentrionale del cimitero comunale della Certosa e non ha sfogo.
Quartieri Reno e Saragozza.
Delibera consiliare 16 aprile 1909.
La prima pietra del portico che unisce il portico di San Luca alla Certosa fu posata nel 1811. Prima di allora non c’era viabilità dal Meloncello alla Certosa e quindi il tratto di via costeggiante il lato orientale della Certosa non c’era. La carta topografica di Andrea Chiesa del 1740 mostra una unica via che parte da via Andrea Costa, comprendendo le attuali via della Crocetta e via Tolmino per raccordarsi con il lato settentrionale della attuale via della Certosa.
La creazione del viale Sandro Pertini troncò la via della Certosa, che proseguiva fino al Reno, seguendo via Adolfo de Carolis e via Nino Bertocchi.
Dopo la costruzione del portico della Certosa, Via della Certosa divenne la via che costeggiava il lato orientale del portico ed il lato orientale della Certosa, unitamente alla via che dall’angolo nord orientale della Certosa raggiungeva il Reno, come descritto poc’anzi. Il tratto corrispondente a via Tolmino venne chiamato Via Vecchia della Certosa (vedi anche Fanti, I, 288).
In epoche più recenti il tratto a sud di via Andrea Costa venne ribattezzato via Pietro De Coubertin, e, come si è visto poc’anzi, la creazione del viale Sandro Pertini troncò via della Certosa nella situazione quale è oggi.
Fonti
Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.