Vicolo degli Ariosti
Da via dell’Indipendenza, tra i numeri 4 e 6, non ha sfogo.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1974
Questo vicolo oggi è chiuso dopo pochi metri dal suo inizio, ma in antichità proseguiva verso nord ed arrivava al Palazzo Fava in via Manzoni e verso est raggiungendo via Porta di Castello.
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Per gli autori più antichi (Zanti, Alidosi, Banchieri e Aretusi) questo vicolo si chiamava Preda Fitta o Predafitta. Il Salaroli descrisse questa via come Pietrafitta o Battisasso, mentre la Tontina Mista lo chiamò Stradello dei Ghisilieri.
Il Guidicini per primo descrisse gli odonimi Vicolo del Seminario e Via del Volto dei Ghisilieri, senza dircene l’origine, ma limitandosi ad affermare che Vicolo del Seminario era odonimo in uso in tempi più vicini ai suoi. A tali tempi il vicolo era già chiuso dove è chiuso oggi, all’imbocco di quella volta facente parte della casa allora di proprietà dei Ghisilieri e che oggi ha ingresso in via Monte Grappa al numero 3. Tale volta generò il nome di Via del Volto dei Ghisilieri.
Preda Fitta (vedi anche via Monte Grappa) si spiega sapendo che in quella che era Piazza San Pietro, oggi compresa in via dell’Indipendenza, proprio di fronte allo sbocco di questo vicolo, era infisso in terra un frammento di colonna scanellata che si diceva corrispondere esattamente al centro della città. Questa era la Preda Fitta che originò l’odonimo che poi passò ad altra via vicina (via Monte Grappa).
L’assegnazione del nome del vicolo agli Ariosti è recentissima (delibera consigliare 25 febbraio 1974) e fu motivata dalla presenza in antichità delle case e torre degli Ariosti, poi abbattute per fare posto al Seminario, oggi hotel Baglioni.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).