Nel 1248, il 30 novembre, come risulta dal rogito di Filippo Cassabovi, il dottor Oddofredo pagava a madonna Diambra de’ Libri, a Bonacossa Onesti, ed a Enrichetta di Corporasorani, soldi 15 e denari 8 per pigione di un terreno sul quale erano le Scuole da lui tenute in Corte S. Ambrogio.
Nel 1254, addì 16 luglio, con rogito di Ugolino Ugolini, il dottore Oddofredo da Storlito comprava da Araldino de’ Vari del terreno sul quale è l’edificio delle Scuole di detto Oddofredo in Corte S. Ambrogio, per L. 156.
Nel 1255, addì 20 gennaio, come da rogito di Giacobino Araldini, il dottor in leggi Oddofredo pagava ad Enrichetto Corporaso (orig. Corporato, ma è probabilmente da correggere con corporaso, anche se il Breventani non se ne accorse) soldi 31 e denari 4, per pigione di terreno ov’ erano le Scuole del dotto dottore presso la Corte S. Ambrogio.
Nello stesso anno 1255, il 4 luglio, con rogito del medesimo Giacobino Araldini, assolvevasi un Ugolino, maestro muratore di diversi lavori fatti nelle case del dottor Oddofredo in Corte S. Ambrogio.
Nel 1256, il 3 d’ottobre, come da rogito di Michele Vinciguerra, il dottor Oddofredo comperava dal canonico Gherardo da Fermo un Decreto scritto in carta pecora, in lettere nuove per L. 100.
Nello stesso anno 1256, addì 15 dicembre, con rogito dello stesso Vinciguerra, un Rambertino Bualelli vendeva per L. 37. 10. ad Onesto, fratello del dottor Oddofredo, la quarta parte del terreno dov‘erano le Scuole del dottore medesimo.
Nel 1257, il 30 settembre, come da rogito del nominato Vinciguerra, Onesto Oddofredi prese possesso del terreno sul quale trovavansi le Scuole di suo fratello, le Case di Feliciano ed Ardizzone di Guido da Milano, ed altre Case prossime a quella di Oddofredo.
Pure nel 1257, addì 5 ottobre, il dottore Oddofredo comprava da Giovanni, figlio del cardinale Bonifazio dei Conti di Lavagna, genovesi, un’altro Scritto in lettere antiche; e questo per la somma di L. 38, come da rogito del più volte nominato Vinciguerra.
Nel 1260, il 23 agosto, mediante rogito di Ugolino Ugolini, il dottor Oddofredo comprava da Onesto, suo fratello, un terreno situato nella Corte di S. Ambrogio, per la somma di L. 156.
Gli Oddofredi abitarono nella Corte di S. Ambrogio. ove il dottor Oddofredo tenne Scuola di Leggi. Il loro casato era: Denari – e ciò forse a motivo della loro opulenza. Oddofredus , Bonacursii Denarii Jurisperiti filius, scribebat anno 1260, jam senex, qui anno 1228 uxorem duxit et ex ea liberos habuerat. Morì del 1268.
Il figlio del più volte accennato Oddofredo, dottor in leggi, per nome Alberto e dottor in leggi egli pure, fece il suo testamento a rogito di Andrea Albertini, il 22 febbraio 1299. Crediamo far cosa grata ai nostri lettori, dando qui loro in riassunto alcune disposizioni di tale suo Atto di ultima volontà.
Accenna anzitutto la sua Casa, che fu di Onesto e degli eredi di lui, Oddofredo e Riccardino, e la quale dice confinante: a tramontana e mezzodì con pubbliche vie; a levante con proprietà degli eredi di Ugolino (stipite dei Presbiteri, come si disse); ed a ponente con la Curia di S. Ambrogio.
Lascia L. 50 di bolognini ai PP. Predicatori, per l‘ erezione d’una Truna superiormente alle volte che sovrastano agli altari di S. Giacomo e di S. Lorenzo nella Chiesa di S. Domenico, ed affinchè nella medesima Chiesa facciansi due nuovi Altari, l’uno in onore di S. Mattia apostolo, l’altro di S. Caterina.
Lascia annualmente ai PP. Domenicani e Francescani di Bologna, anzi a tutti i conventi e monasteri ed all’intero Clero della città e contado, tanto Frumento quanto loro è necessario per fare le Ostie per l’annata. E loro lascia altresì annualmente, per le Messe, corbe trentasette del miglior Vino di Albana delle sue possessioni di Castenaso, ripartito nelle seguenti proporzioni:
Ai PP. Predicatori Domenicani . . . . . . . – Corbe 15.
» » Minori Osservanti Francescani . . . . . . . . » 10.
» » Eremitani . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5.
» » Carmelitani . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4.
» » Serviti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3.
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In totale, Vino:. . . . . . . . . . . . . . – Corbe 37.
Lascia inoltre, annualmente, ed in Lire di bolognini, le seguenti somme da erogarsi in Messe:
Ai PP. Domenicani per. . N. 1000 Messe annue — L. 15.– annue.
» » Minori Osservanti » 500 » » — » 7.– »
» » Eremitani . . . . » 334 » » — » 5.– »
» » Carmelitani . . . » 100 » » — » –.30.»
» » Serviti . . . . . » 100 » » — » –.30.»
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In totale, per N. 2034 Messe annue — L. 30.10.annue.
Più per Messe a celebrarsi in suffragio dell’anima de’ suoi parenti defunti, cioè di suo padre Oddofredo e del di lui fratello Riccardino – di Giuliana, propria madre – della propria sorella . Lazzarina – e della propria figlia, Niccolina – lasciava:
Ai PP. Domenicani per . . N. 334 Messe annue – L. 2. 10 annue.
» » Minori Osservanti. » 334 » » – » 2. 10 »
» » Eremitani. . . . . » 200 » » – » 2. 10 »
» » Carmelitani. . . . » 100 » » – » 1. 5 »
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In totale, per N. 988 Messe annue – L. 8. 15 annue.
E vi si aggiunge che tutto il denaro occorrente per tali lasciti dovevasi prelevare dalle pigioni annue delle sue Case che possedeva in vicinanza della Piazza del Comune, ed affittate ai Beccari o Macellai, mediante rogito di Albertino da Badalo.
Dal citato Testamento risulta eziandio che il testatore possedeva altresì delle altre Case dal lato di sera della Curia di Bologna, dove sono le Beccarie , ed altre ancora presso le Beccarie, dalla parte inferiore.
I Denari, poi Oddofredi provenivano da Benevento ed erano venuti a Bologna nel 1216.
Nel 1245 avevan casa in via Val d’Aposa; terreni a Medicina nel 1247, a Vedrana nel 1270, a Castenaso nel 1297. In S. Francesco del 1299, avevano già una cappella e sepoltura ornata poi da magnifico mausoleo oltre quella in S. Domenico.
Nel 1298 possedevano beni ed un palazzo a Villafranca di Varignana, ridotto poi a fortilizio.
Fini questa illustre famiglia in Livia d’ Alberto, nipote di monsignor Domenico, ultimo maschio degli Oddofredi. Essa erasi maritata con Annibale d’ Antonio Gandolfi, e così portò l’eredità ed il cognome de’ suoi ai Gandolfi.