Il Rinieri dice che Bertello Bacili venne dalla Germania per causa di mercatura, e si stabilì in Bologna circa l’anno 1200. Ebbe molti figli fra i quali un Guglielmo che fu il primo a chiamarsi dei Banzi. Che Santa Giuliana fosse di questa famiglia, siccome da alcuni vorrebbesi far credere non è certo. La cappella in S. Stefano ore fu sepolta era dei Lianori comprata poi dai Banzi, ma le cronache manoscritte di S. Stefano non la chiamano che puramente Giuliana e nulla più.
Questa nobile famiglia discende forse da un Gandolfino di Soriano chiamato Banzio che ebbe in moglie certa Gualdrada e fu padre d’altro Soriano, che nel 1255 vendette dei beni nel comune d’Argelato ai Guastavillani. Furon i Banzi marchesi d’Aquaria luogo posto nella montagna del modenese, ed avevano le caso loro nella via di Mezzo di S. Martino, i beni a Ceretolo con palazzo che gli erano pervenuti dai Felicini prima Boschetti. Avevano pure beni a S. Martino in Argine, e a Bagnarola. Furono eredi dell’altro ramo Banzi che abitava in strada Maggiore e per questo possedevano una casa in strada Maggiore ed un palazzo con beni alla Gajana. Ebbero inoltre l’eredità Bondioli dalla quale gli pervenne la casa contigua al loro palazzo in via larga di S. Martino, i beni d’ Aquaria nel modenese, il palazzo e beni Crespellano. Questa fu la primagenitura. Ebbero l’eredità del conte Arrigo Orsi che gli portò il palazzo del testatore in strada S. Vitale, e diversi beni alla Gajana. Alcuni Banzi abitavano sotto la parrocchia di S. Vitale ed avevavo una casa nella via che da strada San Vitale passa a strada Maggiore attigua alle case Sampieri sotto San Michele dei Leprosetti.
Le famiglie che abitavano in strada Maggiore e Borgo Nuovo oggi sono estinte.