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Via Centotrecento 26 (N.2885)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa, che li 22 febbraio 1582, Giovanni, e Gio. Battista, fratelli Tinarelli, vendettero a Isotta Bolognini, vedova d’Antonio Amorini, per L. 2950. Rogito Giulio Uccelli. Si dà per posta sotto la Maddalena in Cento Trecento. Passò ai Marsili. Nella facciata vi era uno stemma composto di tre gigli, di un gallo che preme due pettini da Gargiolaro, sotto uno svolazzo con l’epigrafe “Flector sed non Frangor Ventis” (*) Nel contorno da una parte vi erano A S, e dall’altra P V. Nella cima aveva l’ arma del cardinal Paleotti, e più basso quattro altre armi, le due a destra erano l’Isolani e la Calderini, le altre a sinistra la Fantuzzi e la Grassi, e nel fondo MDLXVI, anno primo del vescovato Paleotti. Pare che appartenesse ad una Accademia.
1719, 14 settembre. Casa in Cento Trecento del conte generale Luigi Ferdinando Marsili (1), ultimamente ridotta ad uso di stamperia, e che nello stato antico fu valutata L. 800. Rogito Agostino Ignazio Pedretti. Ultimamente fu stimata L. 2024, 8. Rogito idem. Qui nel 1724 vi abitava il general Marsili.
1799, 20 febbraio. Antonio Maria Crispino Toni compra dai conti Carlo, Luigi, ed Ippolito Marsili, una casa in Cento Trecento, sotto la Maddalena, per L. 1300. Rogito Zenobio Egidio Teodori.

(1) Luigi Ferdinando Marsili

(*) Luigi Breventani: “si rinuncia a qualsiasi tentativo di correggere gli errori nel latino e nelle citazioni di quest’Appendice”.

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