Origine di Bologna

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N.924, N.925, N.926

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Appartenevano ai Ponticelli, poi Ghisellardi  ora Inson, vendute da monsignor vescovo Musotti, al dottor Silvestro Bonfiglioli, per lire 9000 nel 1693, vedi Galiera 97.
Lo stesso vescovo li 26 agosto 1697 ne vendette altre due già Ponticelli, qualificate per contigue con orto sotto S.Maria Maggiore nell’Avesella ad Antonio Aldrovandi per lire 3900, rogito Giuseppe Lodi.
1466. Li 24 settembre. Felicini Brà, vendette a Giovanni Battista Ponticelli una casa nell’Avesella per lire 240. Del 1599 li 2 dicembre li Ponticelli ritenevano per loro casa grande quella nell’Avesella, quantunque sino dal 1588 avessero casa in Galliera. Francesca di Costanzo Aristoteli, vedova d’Andrea Ponticelli, lasciò erede Ginevra d’Alessandro Ponticelli, con testamento dei 23 aprile 1586, rogito Tommaso Passari. Li Tortorelli furono eredi dei Ghisellardi, Musotti, Ponticelli e Ghisilieri che abitavano in faccia al Begato. Morto Costanzo di Alessandro d’Andrea Ponticelli, ricco ed agamo li 4 settembre 1591, abitante nell’Avesella, fu erede l’unica sua sorella Ginevra maritata nel senatore Bartolomeo Ghisellardi.

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