Origine di Bologna

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Albari

Denominazione attuale: via degli Albari esclusi i due vicoli che costeggiano la chiesa di S.Nicolò degli Albari, vicoli che oggi si chiamano entrambi via S.Nicolò, formando una via unica che gira attorno alla chiesa.


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Via che comincia da Altabella fino a Cavaliera, più li due vicoli laterali alla chiesa di s. Nicolò degli Albàri, compresa la piazzola.
Vicolo degli Albàri secondo. Comincia in via Cavaliera fra il N. 1616 e la chiesa di s. Nicolò degli Albàri, e termina nella piazzola degli Albàri. Vi corrisponde un antico portico di legno che fa parte del precitato stabile N. 1616 di via Cavaliera.
Vicolo degli Albàri terzo. Comincia in via Cavaliera fra la chiesa di s. Nicolò degli Albàri e termina nella piazzola degli Albàri. Corrisponde a questo vicolo la canonica della chiesa predetta.
La suddetta via degli Albàri, secondo le lapidette in macigno per denominazione , comincia nella via Cavaliera fra la casa Ceronetti e Tomba nella direzione di levante a ponente, poi piega verso mezzogiorno e termina in via Altabella dopo il voltone dei Gennari già Malvasia.
La sua lunghezza è di pert. 43. 96 , e la superficie di pert. 96. 74, che comprende le tre sopradistinte divisioni di strada.
Come si chiamasse questa strada prima che li Bevilacqua venissero ad abitare in via Cavaliera, dai quali prese il nome di Bevilacqua, non è noto; ma è certo che del 1636, ed anche dopo la metà del secolo XVIII si disse sempre via, o vicolo dei Bevilacqua siccome è quasi provato, che il primo tronco di questa strada continuava nella sua direzione di levante a ponente e finiva nella via Albiroli, all’incirca dov’è il portone Ambrosi.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".
Albari

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è verso destra. Da notare la sede della compagnia dei Fabbri in via Sant’Alò (indicata semplicemente come Strada).

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è vero l’alto. Qui vediamo indicate tre torri: la torre Altabella, in basso a sinistra, la torre Prendiparte verso l’alto a sinistra, e la casa torre Guidozagni  alla destra della torre Prendiparte. Vediamo indicate anche la casa Altabella che diede poi il nome alla via (all’angolo con via degli Albari.

Albàri a destra, entrandovi per via Cavaliera.

  • N.1651
  • Via degli Albari 8 (N.1655)
  • Si passa il voltone dei Gennari, e per esso si va nella via Albiroli.
  • Voltone dei Gennari
  • Via degli Albari 6 (N.1647)

Albàri a sinistra , entrando per la via Cavaliera.

  • Si passa la piazzetta posteriore alla chiesa di s. Nicolò degli Albàri, e le due strade che mettono in isola la predetta chiesa.
piazzetta posteriore alla chiesa di s. Nicolò degli Albàri

Vicoli degli Albari a destra entrandovi per via Cavaliera

  • Si passa la via degli Albari

Vicoli degli Albari a sinistra entrandovi per via Cavaliera

  • Via San Nicolò 2 (N.1640) – Casa Azzoguidi

Aggiunte (notizie relative a stabili posti in via degli Albàri, ma non facilmente localizzabili)

  • 1576, addì 16 aprile. Compra Antonio ed Alessandro del fu Giacomo Lojani da Pompilio e Marco del fu Lodovico Orsi, parte di una casa sotto s. Nicolò degli Albàri, in confine colla via pubblica da due Iati, col conte Ottavio e Filippo iuniore Manzoli, e precisamente con quella parte comprata dai detti Orsi dal conte Alessandro del Filippo Manzoli li 11 aprile 1575 per scudi 1000 d’oro; rogito Ippolito Peppi.

 

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