Origine di Bologna

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Volto Santo (Via del)

Denominazione attuale: via Volto Santo.


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Dalla via delle Asse alle Pugliole di Santa Marqherita.
La via del Volto Santo ha il suo principio in via delle Asse dirimpetto al palazzo Marescalchi, e termina nelle pugliole di Santa Margherita in faccia al vicolo Gangaiolo.
La sua lunghezza è di pertiche 36, e la superfìcie di 40, 79, 3.
Il suo antico nome era via di Santa Margherita, e cosi si chiamava ancora nel 1471, ma in appresso gli venne commutato in quello del Volto Santo da una immagine del Salvatore dipinta nel muro dei canonici Renani, la quale fu in grandissima venerazione sotto il titolo di Volto Santo.
In un rogito di Gio. Battista Pellegrini in data 19 giugno 1506 è chiamata Agresti.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".
Via del Volto Santo

Via del Volto Santo a destra entrandovi per la via delle Asse.

  • Parte posteriore della chiesa di S.Salvatore, per la costruzione della quale furon concesse oncie otto di suolo pubblico in questa via per decreto rilascialo il dì 3 ottobre 1614.

Via del Volto Santo a sinistra entrandovi come sopra.

  • Si passa la via degli Agresti.

Nell’ angolo dello stabile N. 1335 vi era l’oratorio della madonna dei Caprara. Una cronaca sotto la data delli 14 luglio 1735 racconta che si stava fabbricando dal senator Caprara una nuova cappellina per riporvi la B.V. Coronata, che era stata scoperta il giorno dell’ascensione, e che era stata traslocata la notte precedente al sabalo 12 agosto susseguente in questa cappella.
Un’altro dice che questa Madonna era dipinta in una casa che appartenne allo speziale Fortuzzi, ridotta dai Caprara ad uso di stalla. Essendosi venduto il palazzo Caprara a Napoleone Bonaparte, e traslocata la famiglia nel palazzo Monti in via Barberia, si chiuse questa cappella li 16 agosto 1808 trasportandosi l’immagine nel nuovo palazzo Caprara (vedi Gangaiolo delle Pugliole di Santa Margherita).

  • Si passa la via Pugliole di Sant’Arcangelo.

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.
Schizzi topografici di Giuseppe Guidicini

Il Nord è a sinistra. A sinistra c’è via Agresti, a destra le Pugliole di Sant’Arcangelo, in basso via Volto Santo, ed in alto via de’ Gargiolari, oggi inglobata in piazza Galileo. E’ disegnato lo stradello (scomparso) “La Trevisana” dove sono stati segnati i numeri 1331 e 1332 (forse erroneamente perché questi numeri erano in via Volto Santo, ed uno di questi (il 1332) è anch’esso qui disegnato (in basso a destra).

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