Via Caduti di Cefalonia
Da via Rizzoli a via Altabella.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1949
Il percorso di questa via risale alla Bononia romana, ricalcando essa il tracciato di un antico cardine.
Questa era l’antica Venezia, detta così (su questo la maggior parte degli autori furono d’accordo) perché vi era la posta (il punto di arrivo e di partenza dei corrieri) per i domini veneti.
Un rogito del 1531 riportato dal Guidicini riporta Via Cornachina, alias Venezia1.
Non si conosce il significato dell’odonimo Via Cornachina, ma va detto che non risulta documentato altrove.
Lo Zanti descrisse Venetia dicendo che era così detta dal Magazino che quella per insegna tenea: questo magazino poteva essere niente altro che la stazione della posta descritta dagli altri autori.
La legenda della pianta dell’Aretusi riporta Venetia ed aggiunge che di presente vi è l’Imposta.
L’Imposta dovrebbe essere refuso per la posta sopra menzionata..
Il Salaroli, ripreso dal Guidicini2 senza commenti né aggiunte, scrisse che questa via era nota anche come Via dei Veneziani e come Via dei Cavrari.
Un cognome Cavrari non risulta documentato in questa zona. Dei Cavrari sono documentati a cavallo tra XIV e XV secolo, ma in via Barberia, quindi, se questa via fu chiamata Via dei Cavrari (ma non sappiamo quando) probabilmente fu dovuto alla presenza di qualche macelleria di Ovini, come ipotizzò il Fanti3.
Venezia resistette alla riforma toponomastica del 1873/78, ma dovette soccombere nell’immediato dopoguerra, quando si volle ricordare l’eccidio di Cefalonia.
Fonti