Il Savioli (1) li dice popolani di parte geremea, ma alquanti di loro erano tra i lambertazzi, allorchè nel 1279 fu giurata la pace dalle fazioni. Da un autografo pomposiano del 1170 si ha che uno de’ Pegolotti era allora delegato de’ consoli bolognesi (2) e la cronologìa degli anziani fa vedere che altri di loro entrarono parecchie volte in questo magistrato, fino al 1307. Le cronache ne ricordano un Rolando che per le discordie civili essendo ito ad abitare Castelsampietro, richiamato tornò a Bologna nel 1299; alcuni che nel 1380 andarono ostaggi a Bertoldo conte della Romagna, per la soggezione di Bologna alla chiesa ed un Uguccio, un Pietro ed un Alessandro che militarono pel comune (3).
Pegolotti
La torre de’ Pegolotti è ricordata dall’ Indicatore del 1582, ma confusamente, poichè, dopo aver detto che tanto questa quanto l’ altra de’ Mantighelli erano in via de’ Pelacani, soggiunge che la torre de’ Mantighelli era in via de’ Bagnaroli (ora delle Campane). In questa contradizione mi attengo a ciò ch’ è più probabile, cioè che queste torri fossero in via de’ Bagnaroli, la quale è dentro l’ antica cerchia della città ed aveva certamente altre torri. Non è per contro probabile che ve ne siano state nella via de’ Pelacani tanto perchè situata fuori dell’ antico recinto, oltre il quale quasi nessuna torre sorgeva, quanto e più perchè quella via fu fatta sull’ antico fossato ricolmo.
(1) Ann. v. 5, pag. 61.
(2) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 249. Savioli, Ann. v. 3, pag. 19.
(3) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 254, 334, 406, 413; y. 2, pag. 400.