Enumerati tra i nobili di parte geremea, qualcun di loro sedette fra gli anziani dal 1289 al 1386. Vennero in fama per illustri giureconsulti, uno de’ quali fu Lambertino di Azzo, detto anche Azzogardino, come ab antico è detta una strada della città. Professore di diritto nel 1220, fu inviato a Modena nel 1254 con altri cittadini, col podestà e con gli anziani per comporre i due Bolognesi che là reggevano per le due fazioni e che erano venuti a contesa. Il comune di Modena ne aveva richiesto quello di Bologna, che aderì, ma la sua solenne interposizione non bastò (1).
Pochi anni dopo Ugolino Gardini insegnava gius civile con plauso nello studio bolognese; mentre insegnavalo eziandio, e si rendeva celebre e adempiva missioni politiche, Gardino Gardini. Taccio di Bartolommeo professore di teologia nel secolo XIV, perchè è incerto che fosse di questa famiglia (2).
Jacopino del già Lambertino Azzo Gardini emancipò il figlio Pietro nel 1274 e gli assegnò una grande casa, domutn magnam, da lui abitata, con una grande torre, turrim suam ampliam, e un’ altra torre vicina alla prima, presso alle case di Bartolo Carbone e dei Tencarari (3). La prima delle quali case era in via Gorgadello (ora Pini) che sboccava allora in via Cavaliera, e presso vi erano case dei Tencarari (4), sicchè pare che anche la torre Gardini fosse nella via Gorgadello.
(1) Savioli, Ann. v. 5, pag. 278. Sarti. De dar. archig. v. 1, pag. 101.
(2) Sani, De clar. archig. v. 1, pag. 161, 241. Savioli, Ann. v. 1, pag. 330. Mazzetti, Repert., pag. 140.
(3) Docum. n. 98.
(4) Alidosi, Vacchettino 484 ms. Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 215.