Null’ altro di loro è detto se non che erano nobili e partigiani de’ Geremei (1) dai quali forse traevano, sì come i Buvalelli.
Avevano case e torre in via s. Stefano, presso gli eredi di Jacopino d’ Algarda e presso Pieretto Boccafogazza. Nel 1269 una metà della torre indivisa apparteneva a Jacopo e a Bombologna del già Michele Bùvali, l’ altra metà ad Amedeo del già Navanzato pur de’ Bùvali. I quali tutti ven devano, con una casa contigua metà della torre a Zunta Zovenzoni, per 700 lire (2).
Parte d’ altra torre, parimente in via s. Stefano, dagli Artenisi passata ai Corradi, appartenne per poco tempo a Zaccaria Bùvali, che ne fece vendita a Guido Cattani, siccome consta dall’ atto di ratifica dei fratelli Pietro e Guido Corradi rogato nel 1283 (3).
(1) Savioli, Ann. v. 5, pag. 59.
(2) Docum. n. 39.
(3) Docum. n. 128.