Venendo da Lucca nel secolo XIII è fama recassero a Bologna il setificio, che poi prese grande sviluppo (1). Estranei alle lotte di parte vennero accolti di buon’ora fra gli anziani, ove ricorrono centocinquantacinque volte, e furono del senato dal 1506 in poi. Avevano di molte ricchezze nel secolo XV e benchè Facino Cane, governatore per i Visconti, vi adunghiasse ventimila ducati, poterono ospitare principi, re e papi (2). Dal secolo XV al XVII noverarono otto professori, quasi tutti legisti. Angelo ebbe fama d’ insigne anatomico nel principio del cinquecento (3). Diramati nel reame di Napoli ed a Milano, s’aggiunsero qui il cognome Amorini e sussistono.
L’Alberti (4) indicava nel 1541 quattro torri dei Bolognini, cioè: una degli eredi di Vincenzo, una di Giovanni Andrea, una di Giovanni Maria situate nella strada o nella piazza di s. Stefano ed una presso la casa di Bartolommeo all’ imboccatura della via Inferno.
La prima di queste torri, antecedentemente degli Alberici, è indicata anche dall’ Alidosi (5) « rincontro li Sampieri e sono circa trecento anni (scriveva del 1621) ch’ è di questa famiglia (Bolognini). » — Vedasi Alberici. La seconda torre indicata altresì dall’ Alidosi (6) « dalla piazza di s. Stefano » era nella casa n. 94 (7) ornata di singolarissimo cornicione. La terza era nelle case ov’ è ora il palazzo Bolognini, n. 77, 78, ed è menzionata in una divisione di questi stabili fatta nel 1476. Anzi due torri vi sono menzionate (8) delle quali sono probabilmente avanzi alcuni muri grossi m. 0,80. La quarta torre, posta all’ imboccatura dell’ Inferno, è quella de’ Bazilieri. — Vedasi Bazilieri.
(1) Dolfi, Cronol., pag. 187.
(2) Dolfi, Cronol., pag. 188, 189. Fantuzzi, Notiz. v. 2, pag. 263.
(3) Fantuzzi, Notiz. v. 2, pag. 254, 258, 260. Mazzetti, Repert., pag. 61.
(4) Hist. Lib. 6, deca 1.
(5) Instrut, pag. 190.
(6) Instrut., pag. 190.
(7) Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 70.
(8) Guidicini, Cose not. v. 5, pag. 104.