La vita pubblica di costoro si ri duce all’ anzianato tenuto da Guglielmo nel 1284 e dal suo figlio Dionisio nel 1329. Alla privata appartiene un mutuo fatto nel 1270 da Aldrovandino e rogato sotto il portico della sua torre (1). La qual torre e due case contigue erano situate nella parocchia di s. Maria di Porta ravegnana (probabilmente in via Castiglione) e fiancheggiate da due strade, siccome appare da una carta del 1282, con la quale Guglielmo d’ Aldrovandino Boccadiforno vendette a Giovanni Tettalasina l’ ottava parte indivisa delle stesse case con torre, compossedute dai consorti Franceschino d’ Aldrovandino e dal figlio Giovanni eredi di Giacomo Boccadiforno, non che da Caravita d’ Odofredo e da Romeo Pepoli (2).
Boccadiforno
(1) Docum. n. 58.
(2) Docum. n. 119.