Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Girolamo Castellani vendette questa casa li 2 maggio 1581 al principe Buoncompagni. Si dice posta sotto S. Nicolò degli Albari in confine della via pubblica da due lati, degli eredi di Achille Bocchi, e Giovanni Pasi di dietro pagata L. 9000 rogito Cesare Furlani. Li 3 settembre 1598 Girolamo Boncompagni assolse Lodovico e i fratelli Duglioli di L. 7250 prezzo di una casa che confina col palazzo Bocchi, con li beni Pasi di dietro, e con la strada da due lati. Rogito Achille Canonici. Li 7 marzo 1582 Girolamo Castellani assolse Boncompagno Boncompagni del residuo di lire 9000 importo di una casa sotto S. Nicolò degli Alberi, rogito Cesare furlano. Li 19 dicembre 1598 Rinaldo Lodovico e Gio. Filippo Duglioli la vendettero a Camilla Caprara Piatesi per L. 7000 rogito Achile Canonici. Confina con strade da due lati, il palazzo Bocchi, e le case dei Pasi. Li 7 febbraio 1626 Gio. Battista Solimani la comprò per L. 8000 da Isotta Piatesi moglie del conte Annibale Ranuzzi rogito Vincenzo Orlandini, che viene annunziata per posta sotto S. Nicolò degli Albari in via Bocchi in confine di detta via, di quella che va verso la casa del dott. Antonio Cartari Zucchi, del dott. Francesco Bocchi, e degli eredi di Licinio Pasi. Rogito Vincenzo Orlandini. I Solimani finirono nel figlio di detto Gio. Battista di nome Girolamo, poi F. Aurelio Agostiniano lo stesso che diede in luce il secondo volume del Ghirardacci morto li 26 dicembre 1660 per cui questo stabile passò ai PP. di S. Giacomo. Sembra che questi Solimani non derivassero dall’ altra antichissima famiglia dello stesso cognome discendenti da un mastro Solimano di Bonagiunta medico, che testò nel 1271, e che se estinse sul finire del XIV secolo.