Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa abitata nel 1739 da alcune Terziarie Carmelitane scalze sotto la protezione di S. Teresa dette le sorelle Roncagli governate dal curato della Baroncella dove eressero nel 1748 una chiesina dedicata alla Beata Vergine della Rosa detta anche del Carmine che fu aperta il 10 agosto 1749.. Per l’ instituzione delle Scalzine in strada S. Stefano al N. 38 cessò presto quella delle sorelle Roncagli, e chiusa la chiesa ne prese possesso il parroco della Baroncella. Una unione di divoti che aveva avuto origine nella chiesa fuori di Strada Maggiore dedicata ai Santi Omobono, e Ildebrando fino dall’ 8 settembre 1672 sotto il titolo dei Santissimi nomi di Gesù e Maria, fu di colà espulsa il martedì 7 novembre 1748 dal commendatore di Malta D. Cesare Lambertini, e accolta in questa chiesina dal parroco compadrone D. Francesco Gianotti sotto il nuovo titolo dei nomi di Gesù e Maria e di S. Antonio l’ 8 luglio 1759, dove la domenica 13 giugno 1760 celebrò la festa del santo titolare (il Breventani elimina la frase “innalzata nel 1761”). Intervennero quivi per la prima volta la congregazione innalzata a compagnia il 4 agosto 1761 colle altre confraternite alla processione del nostro protettore S. Domenico, ma nel 1792 era disciolta.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Santa Maria della Rosa.
Suore Terziarie Carmelitane poste nel vicolo contiguo a strada S. Mamolo.
Questa chiesa fu eretta nel 1748.