Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Stabile che del 1565 era di Domenico Arrenghiera, o Ringhiera, e del 1585 di Lucia Ghezia, o Ghezzi sua erede. Trovasi che nel 1616 apparteneva ai Caprara, e del 1635 ai Padri delle Grazie, e da questi venduta ai Faloppia provenienti da Modena circa il 1530 da un Giovanni, i cui discendenti furono farmacisti, e avevano casa e spezieria sotto la parrocchia della Baroncella, che finirono in Chiara Teresa Antonia di Cesare Camillo, moglie in prime nozze di Francesco di Antonio Zanetti, ed in seconde di Francesco Rinieri, morta li 22 agosto 1748. L’ eredità Faloppia passò nei figli del primo letto, che si dissero Zanetti Faloppia.
Questa casa toccò al dottor medico Giuseppe conosciuto per la sua erudizione e per le strane sue poesie. Dopo la di lui morte passò al dottor Camillo segretario di Reggimento, il quale lasciò erede il dottor medico Sant’Agata.