Origine di Bologna

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N.161

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Piccola Cappella o Chiesuola situata sul canto fra questa Via e quella de‘ Coltelli (ossia quel tratto della medesima stortamente segnato da lapide con la denominazione di Via del Pozzo Rosso – come si disse parlando di Via de‘ Coltelli). Questa Cappella era dedicata a S. Gregorio Taumaturgo, ed eravi la Residenza dell’Arte o Compagnia de’ Cappellari, essendovi anche una stanza annessa alla Chiesuola.
L’ Arte de’ Cappellari anticamente non aveva una speciale e distinta Società o Compagnia, ma faceva parte, come suddivisione o membro, della Compagnia de’ Manifattori di Lana, malgradochè avesse il suo particolare Statuto, stampato fin dal 1580. I Merciai poi ed i Tintori pretendevano dai Cappellari obbedienza… che da questi fu loro sempre ricusata. Il suaccennato Statuto, d’altronde, era stato approvato dal Reggimento fin dal 28 aprile, giorno di giovedì, del 1580.
Il 12 giugno 1784,i Cappellari unendosi coi Tessitori, co’ Cimatori e con i Sgardassini (Scardassatori) di Lana, riuscirono ad erigersi in Arte o Compagnia speciale, prendendo questa Residenza già di ragione de’ Tessitori. Circa ai quali Tessitori è d’uopo sapere che avevano originariamente Residenza nella Chiesa vecchia di S. Lucia ove tenevano loro adunanza per affari spirituali non meno che materiali; ma ne dovettero sloggiare nel 1630, trasferendosi in Borgo dell‘Oro ov‘ aprirono una chiesuola dedicata a S. Paolo Convertito, che pure lasciarono nel 1646 per portare qui la Residenza loro.
L’Arte de’ Cappellari, ed altri suaccennati artigiani, aveva qui una sola stanza avente ingresso non solo da questa Cappella ma anche dalla adiacente Casa segnata col N. 162 e prospiciente verso la Via de’Coltelli (o del Pozzo Rosso), di proprietà di Domenico Tosarelli-Brighenti.
Il 14 gennaio 1798, questa corporazione artigiana, al pari di altre consorelle, fu colpita da soppressione.
Un rogito del notaio Carlo Manzini, in data 12 ottobre 1802, contiene queste parole: “Domenico Tosarelli-Brighenti, proprietario della Cappella dedicata a S. Gregorio Taumaturgo, con sua Sagrestia, situata al piano inferiore di una Casa posta nella Via di S. Pietro Martire, per vendita a lui fatta da …. .. Fiori qual Mandatario delli già Massaro e Uomini dell’Arte de’Cappellari, ecc.”.

Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

S.Gregorio taumaturgo.
Chiesa posta nell’angolo della via dei Coltellini e della via Nuova del Baraccano.
Fu eretta nel 1646 dai tessitori di lana, i quali prima erano nella vecchia chiesa di Santa Lucia, di dove furono levati nel 1624, e traslocati nel Borgo dell’Oro, dove fecero una chiesa dedicata a S. Paolo Converso loro protettore, la quale restò nella clausura delle zitelle di San Giuseppe di Strada Castiglione.
Fu intimata la chiusura della chiesa per decreto del 10 marzo 1808, che non ebbe effetto che nel 16 agosto dell’anno stesso.
La chiesa era stata acquistata da certo Girolamo Brighenti di professione calzolaio.

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