Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Fiorapace di Baldassarre di Onofrio Sampieri fu moglie in primi voti di Baccio Vassellini venuto da Pistoia, e in secondi voti di Giovanni Budrioli. Possedeva essa due case aderenti l’una all’altra in via di Mezzo. Nel suo testamento fatto il 4 febbraio 1588, rogito Giulio Cesare Sturoli, lasciò una di dette case in usufrutto al Budrioli, e quella segnatamente da lei abitata. La proprietà poi di amendue la lasciò a Maddalena Vassellini sua figlia vedova di Gio. Battista Salaroli. Nel citato rogito si dice che la casa lasciata in usufrutto al Budrioli era posta sotto S. Martino in via di Mezzo, che aveva quattro cortili, e che confinava cogli eredi di Carlo Malvezzi, con altra casa della testatrice, cogli eredi di Gio. Battista Panaria di dietro, colla via dei Facchini presso gli eredi di Antonio dei Vernizzi, e verso detta via colla casa abitata da certo cocchiere, e da Pompilia di lui moglie.
1600 28 novembre. Giulio Camillo Salaroli erede di Maddalena Vassellini vendette a Gio. Battista Poeta una casa nella via di Mezzo per L. 2400. Rogito Lando Carrati, la quale confinava con Protesilao Malvezzi, col compratore (forse possessore della casa non usufruttuata da Fiorapace) e colla via dei Facchini di dietro. Il detto Gio. Battista Poeta il 19 dicembre 1600 cedette i detti stabili a Oliviero Viggiani per L. 3600. Rogito Antonio Malisardi.
Nel 1715 appartenevano a Stefano Piastra, passarono poi al dott. degli Antoni, ed ultimamente a Gaetano Pignoni.