Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
In questo stabile è compresa una casa di Antonio da Panico deducendosi dal permesso dato al medesimo dal Senato sotto il 29 luglio 1519 di occupar 2 piedi di pubblico suolo per accomodare la sua casa posta sotto S. Tommaso del Mercato presso Priamo Macchiavelli da oriente, e di ser Alessandro Muzzoli da occidente. Ignorasi come passasse ai Venenti a cui apparteneva nel 1563.
1587 20 marzo. Marc’ Antonio, e Gio. Battista fratelli Ranuzzi comprarono dal dott. Giovanni Flaminio, e Alessandro del fu Giulio Venenti una casa con orto sotto S. Tommaso del Mercato per L. 16600. Rogito Tommaso Passarotti. Confinava con Giovanni Paolo Pij a oriente colla via pubblica che va verso le case dei Boncompagni a mezzodì (via Monari) con altra strada detta via di Mezzo a settentrione, con Tommaso Capo De’ Buoi, e Saldino Ansaldini alias Asinelli a occidente.
1621 24 novembre. Comprò Antonio del fu Sebastiano Locatelli dal conte Marc’ Antonio del fu Annibale Ranuzzi una casa sotto S. Tommaso del Mercato nella via di Mezzo per L. 12000. Rogito Giacomo Mondini.
1621 6 dicembre. Pagamento d’Antonio Locatelli al conte Marc’ Antonio Ranuzzi di L. 2000 prezzo residuo di una casa nella via di Mezzo comprata per L. 12000. Rogito Giacomo Mondini.
Diverse famiglie sono venute da Locatello villaggio presso Bergamo, che tutte presero il cognome Locatelli. Una venne nel 1507 (Orig. 1597, corretto con il ? dal Breventani) che fu portata da Fabrizio facchino poi pollaiolo che si chiamava Pegorini la cui discendenza fu illustrata da Gio. Antonio di lui figlio filosofo eccellentissimo morto Vescovo di Venosa l’8 settembre 1571, e da Vincenzo del detto Fabrizio dottore di leggi, e governatore di Narni. Nel 1621 erano banchieri, e abitavano nella parrocchia di San Tommaso del Mercato, circostanza che fa credere che i Locatelli proprietari di questa casa, sieno discendenti del suddetto Fabrizio. Fu sicuramente abitata dai Ghisilieri del ramo di Nicolò Giorgio naturale di Francesco del senatore Virgilio terminato in Carl’ Antonio di Nicolò Maria morto il 27 marzo 1715, la cui sorella Argia in Fava portò l’eredità, e il cognome Ghisilieri al ramo dei Fava discendenti da Ercole detto Fava cognome addottato dal di lui padre Fabio Lana maritato in una della famiglia Fava. (Vedi Galliera N° 570).
In un rogito di Filippo Giuseppe Benazzi del 22 giugno 1715 si dice che questa casa in via di Mezzo sotto S. Tommaso del Mercato aveva portico con colonne di legno, e comunicazione dalla parte della stalla in via Carbonara valutata L. 12,000. Ritornò ai Locatelli finiti nel marchese Pier Luigi morto nel 1762 che lasciò quattro figlie. Per una disposizione ordinata da un Locatelli nel 1624 fu fatta l’estrazione di un erede di parte del patrimonio Locatelli il 28 agosto 1762, e la sorte favori un Pietramellara che divenne padrone di questo stabile, e che dopo vari anni lo vendette al mansionario di S. Petronio D. Paolo Torri.