Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Nell’anno 1472 Tadeo d’Agostino strazzarolo fabbricò il portico davanti alla sua casa in fondo della Piazza di S. Martino voltando verso i Banzi.
1599 20 dicembre. Due case di Girolamo d’ Adorno Fava con corti, stalla ecc. sotto S. Martino dell’ Avesa, confinavano la piazza di S. Martino, la via di Mezzo, e la casa grande di Vincenzo Leoni. Appartenevano al Fava per patto di francare. Rogito Ercole Fontana, e Giulio Vitali.
1599 20 dicembre. Girolamo di Vincenzo Leoni comprò da Giovanni Battista Calvi due case contigue nella via di mezzo sotto S. Martino, che hanno prospetto nella Piazzetta di detto Santo, per L. 18000. Rogito Marc’ Antonio Rigosa.
1601 7 febbraio. Il suddetto Girolamo Leoni vendette la casa sull’angolo della piazza di S. Martino a Giovanni Martini per L. 10656.2.4. Rogito Marc’ Antonio Rigosa, e gli rimase l’altra annessa al palazzo Leoni.
Questi Martini sono diversi dagli antichi. Essi erano artigiani anche nel 1605. Giovanni di Carlo morì in Venezia nel predetto anno lasciando provvista Beatrice di lui moglie, poi instituendo erede Nicolò dichiarava — Sia o non sia mio figlio — e più avanti aggiunge — benchè questo putto non sia battezzato sotto il mio nome, e nemmeno sia nominata la madre tutto è causato per degni rispetti, che non si è potuto fare di meno, ma dico che detto Nicolò è mio figlio. — Nicolò Giuseppe di Sebastiano il cui bisavo era stato orefice morì ultimo dei Martini l’8 settembre 1750. Fu erede Tommaso Rinieri Mantachetti delle Lamme in causa di Claudia di Nicolò Martini moglie di Sebastiano Roncò,. la cui figlia Violante sposò il suddetto Tommaso Rinieri Mantachetti nel quale s’ estinse la sua famiglia il 18 aprile 1784 giorno della sua morte. Il fedecommesso Martini calcolato L. 75000 fu diviso fra gli ospitali di S. Orsola, e della Trinità, e fra le monache del Corpus Domini, e di Santa Catterina di strada Maggiore. Il totale libero dell’ eredità Martini era valutato L. 56000 del quale se pure ne era rimasto, ne fu erede l’ospitale di S. Francesco come successore Rinieri Mantachetti. Questo stabile fu comprato dal dott. medico, e dal priore della Maddalena di strada S. Donato fratelli Mandini.