Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa dei Binarini che era presso la porta delle carra di S. Martino ove tuttora è una madonna di Lippo Dalmasio in faccia al Borgo di S. Pietro, compra dei Frati di S. Martino da Paolo del fu Camillo Binarini di una casa e stalla sotto S. Martino confina la strada da tre parti, Orazio Binarini ecc. li compratori pagata lire 1650 rogito X.fro Pensabene delli 2 settembre 1561. Questa casa fu locata li 16 marzo 1573 vita naturale durante a Iacopo Dainesi da Milano. Abbrucciò in gran parte li 24 ottobre 1577, e dopo l’ incendio fu in parte ridotta a forno. La famiglia Binarini fu illustrata da Alfonso di Giovanni Maria dott. di LL. Vescovo di Rieti, e di Camerino morto il 29 aprile 1580. Testò con sostituzione in favore dell’ Ospitale di S. Bartolomeo di Reno coll’obbligo di estrarre un orfano che godendo la sua eredità dovesse portare il suo cognome. Il giovane estratto fu Paolo dall’ Uccello, ma in suo luogo successe Girolamo Stiatici nipote del testatore in virtù di Breve Apostolico, che poi morì senza sucessione. Il secondo estratto fu Domenico Pancaldi morto anch’ esso senza figli.
Li 3 luglio 1581. Bondio Federici prende in affitto una casa dei Frati Carmelitani sotto S. Martino in confine di strade dai tre lati, e di beni del Convento obbligandosi di farvi un forno e di pagare annue lire 100.