Dai Cartigli del Comune di Bologna
Ex convento di San Giovanni in Monte.
Costruito nel XIII secolo, contiene elaborate decorazioni in arenaria che arricchiscono i due chiostri, gli scaloni e le porte, su progetto di Antonio Morandi detto il Terribilia (1543-49). Nell’ex refettorio si trova un grande affresco con la Parabola del banchetto alle nozze reali di Bartolomeo Cesi. Il complesso, già adibito a carcere dall’epoca napoleonica al 1984, è stato recuperato ad uso dell’Università.
Indirizzo:
piazza San Giovanni in Monte, 3
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Dall’ angolo di questa contrada fino a quello di Cartoleria Vecchia eravi parte del già circondario del monastero di S. Gio. in Monte, poi ridotto a carceri politiche.
Li 3 agosto 1495 i difensori dell’Avere diedero licenza ai Padri di S. Giovanni in Monte di fare una via sotterranea per la quale si passasse dal loro monastero sotto la via dei Chiari ad alcune case di loro ragione poste in detta strada, come da rogito di Virgilio di Beldo.
Si vedrà all’ articolo via Monticelli, che questa strada fu aperta in sostituzione di altra detta Fregatette, la quale potevasi considerare per seguito della via che parte da Strada S. Stefano, detta via Ratta S. Gio. in Monte, e che continuando terminava nella via dei Chiari. Dalla via Monticelli alla via chiusa, già detta Fregatette, vi erano sulla via dei Chiari alcune case che aggrandirono il Monastero di S. Gio. in Monte, sulle quali si trovano le notizie seguenti:
1521, 29 ottobre. Concessione del Senato ai Padri di S. Gio. in Monte di una strada pubblica, già accordata per istrumento, rogito Gio. Andrea Garisendi, la quale è presso il loro convento e la via dei Chiari, acciò l’incorporino al loro monastero.
Dov’ è aperta la via Monticelli vi era una casa di Lodovico del fu Bartolomeo Ercolani, e di Biagio del fu Bartolomeo Pupini, posta sotto S. Gio. in Monte in via dei Chiari, venduta a Cristoforo del fu Sinibaldo Chiari li 28 settembre 1502, per L. 450. Rogito Giovanni Dal Pino. Confina la via pubblica, Ercole Bertolotti, e Francesco Savignani.
La casa del Bertolotti fu comprata da Filippo di Antonio li 27 giugno 1492, e venduta da Cristoforo di Sinibaldo Chiari. Il rogito d’Eliseo Mamellini la dice pagata L. 387, 13, 11 d’argento, e posta sotto S Gio. in Monte, nella via dei Chiari, in confine Ercolani.
Pare che venisse in seguito la casa, che Giacomo Dalla Seta vendette li 20 aprile 1453 a Giorgio, o Gregorio Grazioli da Imola, per L. 132, posta sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari. Rogito Galeotto Manzoli e Nicolò Scardoi.
Il predetto Giorgio, o Gregorio Grazioli, li 19 giugno 1455 comprò da Giacomo Beldo un orto con stanze, sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, con ingresso nella strada di Fregatette (ora chiusa), pagata L. 133, ossia bolognini 28 d’oro e sol di 10. Rogito Frigerino di S. Venanzo.
Gregorio Grazioli li 5 febbraio 1476 assegna a Giovanni del fu Francesco Bolognini una casa con orto sotto la parrocchia di S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, per L. 646. Rogito Matteo Curialti.